Scritto da © Nievdinessuno - Lun, 21/05/2018 - 17:21
Eri nata
nell’equilibrio
di un capello al vento.
Nel mistero di un molo
che fa da trave a onde
avevi chiuso le labbra
come fortezze
per le insicurezze
ed il cuore
porto di illusioni
quel giorno
immerso
nelle mani di tuo padre
era un verso
cullato nel corpo
di una rosa
ed un lamento
nei sogni
poggiati al ventre
di tua madre.
Potrai scomporre
luci senza volto
appese alle ciglia,
così che il tramonto
divenga una guerra negli occhi
dove lasciarti
vestire gli anni
con i macigni
nella tua dimora.
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