Scritto da © Nievdinessuno - Lun, 21/04/2014 - 13:54
L'origine di tutto
è l'atto inguinale
sopraggiunto alla cura
di labbra affollate
col movimento di un cappio
che slaccia brandelli di carta
e colli
fra muse veneree,
smorfie di una nota
sentenza risolta
di nuvole senza corazza
raccolte qui a caso
danzanti tra pioggie
esauste di ingerire trasparenti
immagini di una fame,
senza digiunare il dolce
tessuto paranormale
della lunghezza di un capello.
Poi fa a brandelli l'orgoglio
e arrotolalo con cura
alla punta di un ombrello.
E poi va e cadi, forse ti ritrovano, forse no,
continua a lievitare.
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