Una Rondine

Una rondine contrae il cosmo
sotto le piume 
come una molecola
dentro l'acquazzone,
ci nuota dentro, s'immerge,
cerca di sottrarre 
la parabola 
a un volatile balzo
che innalzi l'istante
fino alle travi.

 

Empatica col vento,
discende le curve di una tenda
per possederne il pensiero,
come le mani conducono la passione
ai fianchi di una donna.

 

Per imprecare le difficoltà
occorre un segno
che annunci il salto.

 

Serve allegare
lo spirito al corpo
come un liquido 
al suo involucro,

 

acclamare una grammatica
che imiti le bozze
di uno splendido schianto,

 

spalancarlo sul significato
di un colpo d'ala
che cerca lo spazio
per risalire un tessuto nel verde.

 

Il volo è un bisogno d'equilibrio
se parte del centro.

 

Se come un fiume scorre,
non può arrendersi agli argini
ma invocare la piena.

 

Se come un fulmine, 
può spezzare l'albero
oltre le cecità nel buio.

 

Se come un uomo, 
può abbattere ogni pena
scavando nel dolore,
per farne voce, farne pace.

 

Se Tutto fosse fermo,

sarebbe ridotto al tonfo
che trama il bordo a un solo anello.

 

Così una rondine
avrebbe percezione 
di percorrere se stessa,

 

senza essere mossa.