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Filippo

- Se c'è una cosa che mi fa tanto male, è l'acqua minerale. Cantava un Poeta al termine del proprio decadere.
Filippo si trovava a un capo, io all'altro di un lungo tavolo che s'intermetteva, attraverso una crepa della larghezza di una porta ed alta fino alla metà della medesima parete, tra due stanze facenti parte, ognuna, di due miniappartamenti siti alla periferia della città.
Era una parete interna come si usa nell'edilizia popolare da anni, larga una bossola da otto centimetri e di altezza variabile a seconda delle scorte delle fornaci, poi intonacata da una parte e dall'altra senza frattazzo così da raggiungere lo spessore di dieci centimetri in totale.
Per aumentarne in maniera perspicua l'insonorizzazione individualistica e mantenerne contestualmente il risparmio energetico previsto, non basta non avervi praticato aperture di alcun genere; non c'è altro verso, trattandosi di una parete interna fra due stanze che servono insieme da soggiorno, camera, tinello, che rifugiarsi in bagno e chiudere la porta di Pvc che si apre e chiude a separè.
Tale sperimentazione in vitro riveste ed ha rivestito nel tempo una duplice funzione, la prima e principale di contraddire la tecnica edificatoria odierna e ciò è stato documentato in modo ampio e articolato, e per iscritto mediante incisioni varie in quella specie di forno crematorio di uno stanzino ulteriore di uno per due strettamente necessario oggi che si è scelto di non più costruire bagni esterni, durante i quattro anni di una occupazione permanente quanto sotterranea.
La seconda funzione, più complessa ed affinata e pertinente all'uomo, era di stabilire se una reazione passiva messa giù intimisticamente, in genere in modalità figurata, potesse raggiungere lo scopo di far raggiungere all'animo lo stato di quiete necessario, ovvero occorresse , visto che non si disponeva, al momento, di un corpo diplomatico efficiente ed esperto da inviare nell'altra stanza attraverso le porte che davano sul lungo corridoio, venirne fuori ugualmente mediante l'utilizzo di una comunicazione verbale ferma restando l'assenza di una comunicazione visiva, affatto totale.
Lo sfondamento di tale parete in modalità conforme alla tecnica ed all'umanità residua in noi avvenne, in quest'ottica di un collegamento mediante vasi comunicanti non del tutto invasivi pur se apparentemente tali, da parte di Filippo un pomeriggio autunnale.
L'occasione, tanto casuale quanto causale, si era formata progressivamente sulla base di nugoli persistenti di nebbie, mancanze di venti e movimento ed incameramento di calori estivi attraverso le pareti esterne. In sostanza, ero riuscito a far entrare nella stanza, quel primo pomeriggio, l a fresca occupataria dell'ultimo miniappartamento del corridoio al primo piano dell'immenso palazzo, liberatosi esizialmente ed improvvisamente il giorno appena passato.
Una giovane madre di famiglia in fila giù all'ingresso da mesi, immersa, lei ed il figlio, nella più totale clandestinità, la quale aveva avuto la costanza di affidare il figlioletto ad una conterranea che la seguiva da presso nella fila con lo stesso patto infame delle misere ore che necessitavano per assicurare a se stessa e a lui la sopravvivenza.
In me ella aveva visto, forse, la possibilità spettante ai perdenti di guardare al livello appena più in alto, per poterlo subito - de visu - giudicare.
C'eravamo giudicati per circa un dieci minuti, ma la rete di quel vecchio divano disperatamente ricercato, appoggiato alla parete opposta a quella che divideva da Filippo, poco prima che venisse emesso il giudizio, pressata da cigolii e sibili sempre più dirompenti, aveva alla fine ceduto.
Simultaneamente, aveva ceduto la parete dalla quale era entrato il tavolo.
Ora io e il mio limitrofo coabitatore che aveva acquisito un nome ma non un volto, sviando di molto le nostre volontà, ci stavamo abituando, a sera sull'ora di cena, l'unica in cui ci si poteva incontrare qualora la mendicazione avesse presentato il risvolto sperato, a scambiare qualche verso, un brontolio, un sonnecchiare, una bestemmia, una comunicazione orale senza distorcimenti approffitando della tecnica.
Anche se la percezione ne veniva in modo talora inconsulto, frammentata. Ma, almeno, un canale, il fluire, si era aperto.
 

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