Scritto da © Ospite di Rosso... - Mer, 26/02/2014 - 22:33
Edgar Germain Hilaire De Gas (1834 – 1917) detto comunemente Edgar Degas è nato il 19 Luglio è stato il primo dei cinque figli di Auguste de Gas e sua moglie Célestine Musson è nato a Parigi nel 1834. Il padre, originario di Napoli , ha gestito la filiale di Parigi della banca di proprietà della famiglia a Napoli. La madre era Creola discesa e veniva da New Orleans , morì quando il figlio aveva 13 anni. Degas è cresciuto in una borghesia medio-alta, le arti ambiente open-minded. Dopo la visita al Collège Louis-le-Grand , ha iniziato il desiderio di suo padre, una legge laurea, ma ben presto abbandonò di nuovo a perseguire una carriera artistica.
La sua pittura oltrepassa il visibile, lo spazio e il tempo, senza però distaccarsi da questo, anzi accetta in pieno le leggi fisiche, affascinato dal movimento, ne fa fede la lunga serie di opere dedicate alle ballerine, che gli consente di studiare il corpo umano e il problema della forma nello spazio.
Degas penetra nei segreti del genere umano, soprattutto dell’intimità femminile, con il compiacimento di un vojeur è come se le guardassi dal buco della serratura afferma. “Amava il corpo umano come un’armonia materiale, come una bella architettura con in più il movimento.”(Charles Baudelaire)
Le sue donne sono ben diverse dalle Majas di Goya o dall’Olympia di Manet, una donna lontana dall’idea di piacere e tutta presa dalla cura di se stessa come una gatta che si lecchi.
Il corpo umano non è un’entità astratta, sempre uguale: i suoi atti hanno moventi fisici e psichici di cui non sempre si ha coscienza. La sua è un’arte costruita. Nessun’arte è così poco spontanea come la mia. Ciò che faccio è il risultato della riflessione e dello studio dei grandi maestri. Bisogna rifare dieci volte, cento volte lo stesso soggetto. Niente, in arte, deve sembrare dovuto al caso.
La sua arte si distacca, facendone parte allo stesso tempo, dal gruppo degli Impressionisti, per la capacità di raffigurare la realtà che lo circonda, soprattutto con le sue donne, le sue ballerine,le sue, seppur poche e tarde, sculture, una realtà che egli scompone e ricompone in tipi psicologici, a sottolineare che l’ umanità circostante è stata ed è soprattutto, mente, sentimenti, gestualità. Ciò che indossano le sue modelle, da boulevards, da teatro,da casa, rispecchia essenzialmente quello che sono; i loro sguardi, protesi, fissi, in continuo movimento, sono attori e spettatori della realtà, l’arredamento del luogo pubblico o del privato, rispecchiano non solo la società del tempo, ma anche e sostanzialmente ciò che si è.
Degas una sorta di nouvelle psychologue , che cerca, e lo fa perfettamente , di mostrare al mondo la naturalezza dei gesti, la complssità delle azioni che ci sono oltre quel determinato comportamento. Dipingendo uno sbadiglio, una toiletta, uno sguardo perso nel vuoto, o una passeggiata a cavallo, uno studio “matto e disperatissimo” non fa altro che mostrare al mondo intero ciò che si è, nel momento in cui si è.
pubblicato su Live Word Press il 26/02/2014
di: Immacolata Pernice
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