Scritto da © stellasenzacielo - Mar, 19/01/2010 - 20:38
Cammino sola
vicina ad una strada
dove sfrecciano parole ingombranti e
stereotipi regnano incontrastati.
D'improvviso interrompe
la mia passeggiata,
un precipizio assai buio e poco promittente.
Stendo le braccia e provo a volare,
ma il mio tentativo
è nullo
perché un rumore attanagliante
invade l'aria.
Mi volto,
È un carrello
colmo di gatti
spinto da topi vendicativi.
Si fermano, mi guardano,
con aria strafottente,
inarcano un sopracciglio
e lasciano lì sull’orlo i nemici.
Ecco l’incubo del precipizio.
Stare o non stare
Cadere o non cadere
Opporsi o arrendersi
Mi avvalgo del silenzio quando invece dovrei urlare.
Dubbio. Ecco la più atroce vendetta.
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