Scritto da © Rinaldo Ambrosia - Mer, 26/12/2018 - 23:35
Quanto sono lunghe
le ore della notte
infiniti spazi raccolti
nelle pieghe dei pensieri.
È il dilatarsi dell'attimo,
lo stornare dell'istante
la fuga dalla vuota clessidra.
Si fa strada la fievole
assenza del digiuno dei gesti
il silente vocabolo
nella bizzarria del pensiero.
E la notte amalgama
raccoglie tra le sue reti
gli spazi negati al giorno.
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