Scritto da © Salvatore Pintus - Dom, 16/12/2018 - 22:41
Occhi di cielo velato,
sonnecchiosi,
in una sensibilità
di mimosa pudica,
versa pugni di sale
sui ghiacciai
del mio anaffettivo
fiore di cactus;
mi commuove, però,
nell'amarezza d'un a domani
che pigola al centro
d'un punto esclamativo.
Già mi manca,
sulla soglia del mio arrivederci.
Posso uscire
dal buen retiro delle mie algidità
offrendole, comunque,
timide espressioni
d’attenzione;
tra virgolette, provo a sistemare
i bagagli dello scontento,
abbracciando melanconie
ed esponendomi al tepore
del suo ricordo;
prepotente suggestione
di Hiacinthus fucsia.
Raccolgo la sfida,
incarnandone la speme,
e attendo, in punta di piedi,
uno spiraglio per il suo cuore,
confortevole.
»
- Blog di Salvatore Pintus
- 716 letture