Scritto da © sapone g. - Mar, 05/05/2015 - 15:46
e cominciarono a cadere
come la cenere
soffiando sulla brace
fuoco d’ortica
che bruciava il petto
domande tra le dita
i tuoi capelli spenti
stavamo lì
appoggiati a quel ciliegio
in mezzo al prato dei ginepri
e il sole che aspettava
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come un soffione a primavera
tenace nello stelo sulla terra
delicata vestita di chiffon
com'eri bella
accarezzata dal maestrale
com'eri nuda
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la vita è un sorso di eternità
un bicchiere di emozioni
da gustare lentamente
scoprirne il retrogusto more
e una farfalla spettinata, come te
sul naso
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