Scritto da © Sara Cristofori - Gio, 20/10/2016 - 16:02
Proteso sul magma del gorgo
-mostri irsuti di spine spalancano fauci, crudeli gli occhi -
annaspa in bilico cercando un appoggio
non vuole cadere
sarebbe per sempre perduto
-ma irresistibilmente è attratto-
chiede di Dio
chiede forza per vivere
guarda in alto al cielo di pece
… e scopre le stelle
-pulsanti, gioiose-
mai viste prima…
Ormai è troppo tardi
l’abisso lo chiama
-agita le braccia brancolando-
ma ecco nel buio incontra
una mano
è quella d’amore
-solida e calda-
gli offre l’appoggio
lo afferra, lo salva,
lo porta nel sole.
-mostri irsuti di spine spalancano fauci, crudeli gli occhi -
annaspa in bilico cercando un appoggio
non vuole cadere
sarebbe per sempre perduto
-ma irresistibilmente è attratto-
chiede di Dio
chiede forza per vivere
guarda in alto al cielo di pece
… e scopre le stelle
-pulsanti, gioiose-
mai viste prima…
Ormai è troppo tardi
l’abisso lo chiama
-agita le braccia brancolando-
ma ecco nel buio incontra
una mano
è quella d’amore
-solida e calda-
gli offre l’appoggio
lo afferra, lo salva,
lo porta nel sole.
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