Scritto da © selly - Ven, 12/12/2014 - 17:24
ci sono giorni di lana in cui la voce resta bassa
(come per le confidenze)
imperlata di nodi e noccioli d'acqua
(come per le confidenze)
imperlata di nodi e noccioli d'acqua
sento che dici da tanto lontano
ma scuoto la testa, corro, galoppo
i riccioli cadono sul cuscino
freschi e spossati
ma scuoto la testa, corro, galoppo
i riccioli cadono sul cuscino
freschi e spossati
non dimentico le favole,
-trascuro tutto o tanto, è vero-
ma non perdo lo spazio dei desideri salvati
l'appetito per le fate, le streghe e i mostri marini
-trascuro tutto o tanto, è vero-
ma non perdo lo spazio dei desideri salvati
l'appetito per le fate, le streghe e i mostri marini
le righe più nere inondano il bisogno di tempo,
mi lasciano incontrare la bambina che fui
le gonne non messe
le chiese sempre troppo poco illuminate
mi lasciano incontrare la bambina che fui
le gonne non messe
le chiese sempre troppo poco illuminate
perdo peso, sorvolo fantasie
nebbie, deserti e voci di primavera
giro su me stessa, vortice e coriandolo
sopravvivendo ai tuoni
nebbie, deserti e voci di primavera
giro su me stessa, vortice e coriandolo
sopravvivendo ai tuoni
o forse al ticchettio di tacchi a spillo
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