Scritto da © sid liscious - Mar, 05/03/2013 - 18:51
M'è sempre piaciuto il testo d'una canzone sai Alfred.
Una canzone d'un gruppo rock italiano che attualmente non so dove sia finito.
I Mao e la rivoluzione.
Ed in merito ho sempre desiderato farlo mio chiaramente... direi fosse possibile addirittura eliminando fisicamente il compositore i suonatori e tutti quelli che "la" conoscono ma...
ma oggi invece ho avuto una pensata molto più potabile in proposito e mi sono detto lo campiono cavolo... codesto meraviglioso testo.
Gli cambio le parole mantenendo il senso e sono a posto ed è uscito... Tuono... Alfred...
Tuono.
"In mezzo ad espressioni d'una notte.
In mezzo a vocaboli lontani ed in mezzo a sapori regolari...
la storia si mimetizza e c'innaffia all'interno d'uno spazio limitato dal volere d'un astro e...
e prigioniero di gestione personale proibita.
E siamo monti che accadono spesso dunque.
Siamo vicende normali di colui che non dipende da sé però s'ostina a decollare.
E quindi fra le grinze d'un desiderio e fra le narici d'una ambizione abbiamo dettato un sentimento... purtroppo più leggero d'un fumo perché possediamo un firmamento unicamente sulla carta.
E siamo monti che accadono spesso dunque.
Siamo vicende normali di colui che non dipende da sé però s'ostina a decollare.
E quindi fra le grinze d'un desiderio e fra le narici d'una ambizione abbiamo dettato un sentimento... purtroppo più leggero d'un fumo perché possediamo un firmamento unicamente sulla carta.
Pressoché vento allora.
Pressoché bradi.
Tuoni.
Tuoni.
Ed una prospettiva furiosa che altro non può contenere...
noi".
Ed il gioco sarebbe fatto Alfred ed avrei una nuova composizione per le mani bensì...
bensì dopo "eseguito" mi sono pentito e quindi ho deciso di dare "anche" merito al merito... che appunto se lo meritano i protagonisti succitati indi ecco qua pure il testo originale... copiato da internet ergo almeno quello nella forma e nella punteggiatura non riconducibile a me.
"Tra le facce del giorno
Una canzone d'un gruppo rock italiano che attualmente non so dove sia finito.
I Mao e la rivoluzione.
Ed in merito ho sempre desiderato farlo mio chiaramente... direi fosse possibile addirittura eliminando fisicamente il compositore i suonatori e tutti quelli che "la" conoscono ma...
ma oggi invece ho avuto una pensata molto più potabile in proposito e mi sono detto lo campiono cavolo... codesto meraviglioso testo.
Gli cambio le parole mantenendo il senso e sono a posto ed è uscito... Tuono... Alfred...
Tuono.
"In mezzo ad espressioni d'una notte.
In mezzo a vocaboli lontani ed in mezzo a sapori regolari...
la storia si mimetizza e c'innaffia all'interno d'uno spazio limitato dal volere d'un astro e...
e prigioniero di gestione personale proibita.
E siamo monti che accadono spesso dunque.
Siamo vicende normali di colui che non dipende da sé però s'ostina a decollare.
E quindi fra le grinze d'un desiderio e fra le narici d'una ambizione abbiamo dettato un sentimento... purtroppo più leggero d'un fumo perché possediamo un firmamento unicamente sulla carta.
E siamo monti che accadono spesso dunque.
Siamo vicende normali di colui che non dipende da sé però s'ostina a decollare.
E quindi fra le grinze d'un desiderio e fra le narici d'una ambizione abbiamo dettato un sentimento... purtroppo più leggero d'un fumo perché possediamo un firmamento unicamente sulla carta.
Pressoché vento allora.
Pressoché bradi.
Tuoni.
Tuoni.
Ed una prospettiva furiosa che altro non può contenere...
noi".
Ed il gioco sarebbe fatto Alfred ed avrei una nuova composizione per le mani bensì...
bensì dopo "eseguito" mi sono pentito e quindi ho deciso di dare "anche" merito al merito... che appunto se lo meritano i protagonisti succitati indi ecco qua pure il testo originale... copiato da internet ergo almeno quello nella forma e nella punteggiatura non riconducibile a me.
"Tra le facce del giorno
tra parole distanti
tra espressioni conformi
si nasconde la vita
che ci sgocciola dentro
sotto un cielo negato
da un tramonto d'amianto
da un destino rubato
siamo fiori frequenti
siamo storie normali
di chi non appartiene
ma sa usare le ali
tra le pieghe di un sogno
tra le labbra di un gioco
ti ho insegnato un amore
più leggero di un fuoco
perché abbiamo un cielo
abbiamo vento
quasi nuvole noi
quasi liberi sai
siamo fiori frequenti
siamo fiori frequenti
siamo storie normali
di chi non appartiene
ma sa usare le ali
tra le pieghe di un sogno
tra le labbra di un gioco
ti ho insegnato un amore
più leggero di un fuoco
perché abbiamo un cielo
abbiamo vento
quasi nuvole noi
quasi liberi sai
temporali
temporali
un orizzonte carico
di rabbia che sale
noi".
Chiaro Alfred lo so i risultati sono ampiamente diversi se non che io sono contento lo stesso... qualcuno che leggerà lo troverò sempre... la mia dotta figura di poeta e scrittore lieviterà e... e...
e vatte la pesca tutto il resto comprese quelle robe astruse ignoranti e fottute chiamate genuinità e creatività.
Chiaro Alfred lo so i risultati sono ampiamente diversi se non che io sono contento lo stesso... qualcuno che leggerà lo troverò sempre... la mia dotta figura di poeta e scrittore lieviterà e... e...
e vatte la pesca tutto il resto comprese quelle robe astruse ignoranti e fottute chiamate genuinità e creatività.
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