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Cosi fan tutti... loro

M'è sempre piaciuto il testo d'una canzone sai Alfred.
Una canzone d'un gruppo rock italiano che attualmente non so dove sia finito.
I Mao e la rivoluzione.
Ed in merito ho sempre desiderato farlo mio chiaramente... direi fosse possibile addirittura eliminando fisicamente il compositore i suonatori e tutti quelli che "la" conoscono ma...
ma oggi invece ho avuto una pensata molto più potabile in proposito e mi sono detto lo campiono cavolo... codesto meraviglioso testo.
Gli cambio le parole mantenendo il senso e sono a posto ed è uscito... Tuono... Alfred...
Tuono.
"In mezzo ad espressioni d'una notte.
In mezzo a vocaboli lontani ed in mezzo a sapori regolari...
la storia si mimetizza e c'innaffia all'interno d'uno spazio  limitato dal volere d'un astro e...
e prigioniero di gestione personale proibita.
E siamo monti che accadono spesso dunque.
Siamo vicende normali di colui che non dipende da sé però s'ostina a decollare.
E quindi fra le grinze d'un desiderio e fra le narici d'una ambizione abbiamo dettato un sentimento... purtroppo più leggero d'un fumo perché possediamo un firmamento unicamente sulla carta.
E siamo monti che accadono spesso dunque.
Siamo vicende normali di colui che non dipende da sé però s'ostina a decollare.
E quindi fra le grinze d'un desiderio e fra le narici d'una ambizione abbiamo dettato un sentimento... purtroppo più leggero d'un fumo perché possediamo un firmamento unicamente sulla carta.
Pressoché vento allora.
Pressoché bradi.
Tuoni.
Tuoni.
Ed una prospettiva furiosa che altro non può contenere...
noi".
Ed il gioco sarebbe fatto Alfred ed avrei una nuova composizione per le mani bensì...
bensì dopo "eseguito" mi sono pentito e quindi ho deciso di dare "anche" merito al merito... che appunto se lo meritano i protagonisti succitati indi ecco qua pure il testo originale... copiato da internet ergo almeno quello nella forma e nella  punteggiatura non riconducibile a me.
"Tra le facce del giorno

tra parole distanti

tra espressioni conformi 

si nasconde la vita

che ci sgocciola dentro 

sotto un cielo negato 

da un tramonto d'amianto 

da un destino rubato 
siamo fiori frequenti 

siamo storie normali 

di chi non appartiene 
ma sa usare le ali

tra le pieghe di un sogno

tra le labbra di un gioco 

ti ho insegnato un amore

più leggero di un fuoco 

perché abbiamo un cielo 
abbiamo vento 
quasi nuvole noi

quasi liberi sai
siamo fiori frequenti

siamo storie normali

di chi non appartiene

ma sa usare le ali

tra le pieghe di un sogno

tra le labbra di un gioco

ti ho insegnato un amore

più leggero di un fuoco

perché abbiamo un cielo

abbiamo vento

quasi nuvole noi

quasi liberi sai

temporali

temporali 

un orizzonte carico 
di rabbia che sale

noi".
Chiaro Alfred lo so i risultati sono ampiamente diversi se non che io sono contento lo stesso... qualcuno che leggerà lo troverò sempre... la mia dotta figura di poeta e scrittore lieviterà e... e...
e vatte la pesca tutto il resto comprese quelle robe astruse ignoranti e fottute chiamate genuinità e creatività.
 


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