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Lo zen e l'arte dei cerchi sull'acqua lanciando sassolini ( new version )

Devo dire che pur avendoci partecipato contro voglia alla fine l'aver vinto due concorsi per artisti emergenti, lì per lì, m'ha procurato un certo piacere.
E pertanto mi sento tranquillamente di mandare, ancora adesso, un sentito grazie agli organizzatori per avermi iscritto d'ufficio.
Ed a mia insaputa tra l'altro.
Il primo era in programma concomitante con la grande kermesse di polenta e baccalà.
E lo vinsi leggendo un racconto cui veramente avevo sempre tenuto a dismisura.
Lo declamai concentrato e coinvolto, scandendo a modo le parole e facendo massima attenzione ai toni vocali nei passaggi importanti.
Lo recitai alla piatta padella con lo stoccafisso in ebollizione.
Sì perché di questo si trattava.
Aiutare con testi a far diventare un manicaretto prelibato.
Secondo le ultime teorie quantistiche il tutto.
Ogni scrittore aveva di fronte il fornello dove cuoceva il pesce e l'accudiva attraverso lo sciorinare più espressivo che poteva.
Ed alla fine una giuria di critici gastronomici altamente competente premiò giusto il mio.
E con motivazioni importanti aggiungo.
Un trionfo.
E non ci crederete ma ancora oggi mi fermano per strada e mi dicono tu sì...
Tu sì che hai feeling con il baccalà.
Il secondo concorso invece riguardava un'esposizione di quadri.
Delle piante, d'origine varia, venivano poste in mezzo ai tuoi lavori, attaccati al muro, dentro piccole stanze di circa dodici metri quadrati.
E dopo un mese si sarebbe misurata la loro crescita per dichiarare il vincitore.
Altra chiara applicazione di teoria quantistica se non erro.
Meglio loro si trovavano al guardarsi attorno maggiormente sarebbero lievitate infatti.
Oh! non ci crederete.
Passato il tempo prefissato tra le mie quattro mura quasi non s'entrava.
Una selva praticamente era spuntata.
Sbancai facile insomma e...
E da allora alcuni mi portano le loro edere pigre e godo dunque d'una certa popolarità verde.
Ora...
Ora devo dire, per richiamarmi al titolo, che il buono di talune situazioni è che successivamente stai sul pezzo, cioè appunto a vedere cerchi sull'acqua lanciando sassolini, con una fondata dimensione.
Non ti sembra d'essere sprecato nella vita o di buttare a vanvera il tempo.
Ed i cerchi cavolo, i cerchi riescono tonici che paiono d'un armonioso diverso dall'armonioso normale.
Tanto diverso.
Tantissimo.
Tanto che t'appare folgorante l'importanza del tuo merito in proposito dell'arte.
Quale merito mi chiedete?
Be' semplice.
Io lancio sassolini non faccio cerchi.

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