Scritto da © sid liscious - Lun, 19/10/2015 - 11:59
Ma poiché, ammetto, sono molto critico rispetto alla nomenclatura ittica consapevole sugli inconsapevoli, io... io non me la sento.
Giack, proprio non me la sento.
Non me la sento di credere le scie chimiche sono armi, per il resto assolutamente innocue, usate, da non si sa ben chi, per deviare, ed a volte interrompere completamente, il flusso di clienti della tua gelateria.
Questo non lo mando giù Giack, pure se, ancora ammetto, codesta stupidaggine m'induce un ponte di pensiero sospetto assai.
Ed il rischio è violento, Giack.
Assolutamente.
Le scie chimiche potrebbero essere state concepite non per traviare il meteo, ostruire onde o creare particolari situazioni climatiche.
No!
Loro potrebbero essere state materializzate per agire sugli individui e sarebbe violenza, violenza, violenza, Giack e...
E sarebbe , appunto, nomenclatura ittica consapevole sugli inconsapevoli.
Ed è uno scandalo nello scandalo, Giack.
Al giorno d'oggi a percorrere prospettive mentali non stantie ed usuali, o a seguire i naturali flussi del cervello personale, c'è sempre da andare in paranoia.
Altro che pensiero positivo, Giack.
Pensiero siero positivo.
Credo sia meglio prendere altre strade.
Altre vie di comunicazione, Giack.
Ieri sera sono andato ad un concerto.
Finito di cantare la cantante vendeva gadget e dischi al piccolo mercatino di libri.
M'era piaciuto molto lo spettacolo, Giack, e volevo magari farglielo presente dato si dimostrava con tutti ben disposta, però ho pensato non le voglio parlare.
Voglio solamente avvicinarmi il più possibile a lei e lasciare che comunichino i corpi.
Che il mio cuore scambi due opinioni col suo gemello dentro di lei, Giack.
Che i nostri fegati si conoscessero e presentassero, Giack.
Che le nostre rotule magari s'innamorassero incrociandosi fra destre e sinistre, Giack e...
E così, fingendo di mostrarmi interessato alla mercanzia, sono arrivato praticamente a sfiorarla e...
Ed ho capito, Giack.
Ho capito perché quando s'incontra qualcuno a parole o s'ha bisogno di stupire o si cade nella tragedia del banalissimo ciao come stai ti trovo bene sei stata mitica.
Mai che venga qualcosa di meglio nelle nostre teste in quei frangenti.
E lo sai come mai, Giack?
I nostri cervelli sono lasciati da soli, Giack.
I polmoni a parlare fra polmoni, le scapole altrettanto.
Le vibre ad assaporare vibre, Giack, i malleoli a coccolarsi.
Ed il cervello da solo ed abbandonato e non consigliato e non stimolato da altri organi.
Una tragedia.
Non si può lasciare un cervello umano da solo, Giack.
S'inventa immediatamente la logorrea totale o le scie chimiche, Giack ed a quel punto...
A quel punto, Giack, spariscono, oltre a parecchie altre leccornie, perfino i clienti dalle gelaterie.
Perfino i clienti dalle gelaterie...
Giack.
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