Scritto da © woodenship - Mar, 03/03/2020 - 18:20
Magmatico il baciarci, quando venimmo;
l'abbracciarci carni, quando cademmo:
proietti disegnando arcate brucianti.
Infine fumanti a terra esplosi
ci fecero inerti, ruvidi corpi
carbonizzati.
Noi pur svanendo poi, dalla memoria
uscendo fumo, perchè decomposti
a calde membra di fuoco, fummo
cavo nella pietra. Fino a quando
dal futuro, non ci cadde seta:
biancore liquido d'un desiderio
in fiotti nelle viscere fluendo
gesso pronto turgido
a richiamarci. Presto fummo forme
dalla custodia gelida uscenti ancor calde
di sentimento, commuovendo folle
ed anche il sole: emozionalità di noi, anime
rinvenute statue, da archeologi
strabiliati...
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