Scritto da © woodenship - Lun, 10/02/2020 - 16:03
Un giorno, ti svegli in un modo tale
che i calzini li metti spaiati ai piedi
incurante che, diversi i colori
siano fuor di finestra, in altro senso
ad impregnare gli incroci di odori
correndo spavaldi dietro ai passanti.
Te lo chiedi come mai rimangan gualci
evitando d'esser stirati in strada.
Tutta colpa del giorno insano, pensi
della sveglia che trilla a lato avversa
di palpebra che reproba non si alza
e sei già in ritardo di anni sul letto.
tra paralleli e meridiani perso
in conflitto, spalmato sulle vigne
all'orizzonte, con tralci inesplosi
viticci, nodosi inverni irrisolti.
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