Scritto da © woodenship - Lun, 03/02/2020 - 16:59
sul possedere, possedersi è la via
vestirsi o spogliarsi declinando versi per bottoni,
cravatte, polsini ormai in disuso...
e le mutande? E le calze? I pantaloni o le gonne ci stanno sul letto e noi in piedi a lasciarci proclamare nudi,
manco fossimo re e nudi.
Oppure soltanto ribelli, resistenti all'arrembaggio d'abbigliamenti e pelletterie pirata che vorrebbero vederci soccombere materialisti.
Esser piromani, alle volte, non è un crimine ma solo attaccamento patologico alle parole che volano schegge incendiarie. Queste le si ricerca, le si scava, a mani nude, tra i carboni della coscienza, pur tra mille scintille e scottature:
un fuoco tra pioggia e sesso
sotto la pioggia un fuoco è il sesso
le faville scoppiettando pioggia
sulle braci, le stille, nell'aria
sono miagolii a spegnersi goccia;
tra pioggia e sesso:
sesso sotto la pioggia
e pioggia sotto il sesso
che la penetra turgido
gocciolante freddo piacere
d'un coito acquoso.
Siamo d'acqua nudi spioventi amore
scorriamo di pelle per gli scarichi dell'anima
limacciosi, tortuosi, passionali: nudità di sangue
nel viaggio carnale incontro al mare
per poi tornare, anche e solo,
acquerugiola uggiosa.
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