Pace, pace, Gesù! | Poesia | woodenship | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Pace, pace, Gesù!

"Pace, pace", gridando, "Gesù!"
Manco ci avessi fatto guerra
per una vita intera contro:
afflitto corpo a corpo, infine
"pace, pace", gridando, "Gesù!"
Ribelle ti ascoltavi così
senza mai darti prigioniero
con rabbia, come dio fosse odio
dei tormenti inflitti con ira
a intender resa senza indugio
... e tu che stavi ormai sconfitto
"pace, pace", gridando, "Gesù!"
 
Ma quale divinità accorda
nel baleno, quanto negato
sorda, nell'arco di una vita?

ritratto di live4free
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In linea con Virgo ancora una volta, sempre piena di dubbi, scettica per principio;quando vedo degli scempi mi chiedo come sia possibile che chi crea consenta quelle sofferenze gratuite e innaturali. La fede é cieca e non dà risposte,, ma placa le domande, é una risorsa per chi ce l'ha. 
 

 #
Come diceva qualcuno:ha da essere ben malvagio un dio che consente simili orrori indicibili, come quelli che si consumano quotidianamente sotto questo cielo.
Di mio ci aggiungerei soltanto: come è possibile che un Dio possa permettere che un individuo abbia patire sin dall'infanzia, malattie, discriminazioni ed ogni sorta di violenze senza che, nemmeno all'atto finale, gli sia riconosciuta quella pace e quell'affetto a parziale risarcimento di tutte le sofferenze patite?
Tutto qui
La fede come tu ben dici, mia cara live, sopisce ogni domanda, consegnandoci ad un limbo ch'è accettazione acritica. Ma noi che troviamo la nostra forza per continuare a vivere nel dubbio, non possiamo fare a meno di chiederci e continuare ad interrogare le cose del mondo a che ci siano date delle risposte. E non importa che ci verranno date o meno. Conta che la nostra curiosità viva come un fuoco ci illumini il cammino verso una sempre maggior consapevolezza del dirsi umani.
Grazie di cuore
 

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Come diceva qualcuno:ha da essere ben malvagio un dio che consente simili orrori indicibili, come quelli che si consumano quotidianamente sotto questo cielo.
Di mio ci aggiungerei soltanto: come è possibile che un Dio possa permettere che un individuo abbia patire sin dall'infanzia, malattie, discriminazioni ed ogni sorta di violenze senza che, nemmeno all'atto finale, gli sia riconosciuta quella pace e quell'affetto a parziale risarcimento di tutte le sofferenze patite?
Tutto qui
La fede come tu ben dici, mia cara live, sopisce ogni domanda, consegnandoci ad un limbo ch'è accettazione acritica. Ma noi che troviamo la nostra forza per continuare a vivere nel dubbio, non possiamo fare a meno di chiederci e continuare ad interrogare le cose del mondo a che ci siano date delle risposte. E non importa che ci verranno date o meno. Conta che la nostra curiosità viva come un fuoco ci illumini il cammino verso una sempre maggior consapevolezza del dirsi umani.
Grazie di cuore
 

ritratto di Virgo
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Forse ci guarda, ci osserva, contempla come e se funziona la sua creazione, magari pensa a qualche dettaglio da rivedere oppure ne è soddisfatto, chissà... Ma cosa sia esattamente chi lo sa? Ed è responsabile delle azioni umane? E l'uomo può permettersi di pregare per qualcosa? Forse esiste impalpabilmente o forse è solo un umano bisogno, questo dio misterioso a cui sembra far capo tutto...
 

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... Alle volte trovo che sia tutto così fumoso, pretestuoso: una invenzione, uno stratagemma per entrare nelle anime delle persone per impadronirsene e poterle guidare a piacimento. Un abuso di potere, oserei definirlo. Non fosse per la fede genuina di tante persone e per l'impegno che profondono in nome della parola"noi". Un termine che restituisce alla comune appartenenza ad una specie, ad un mondo, ad un universo. Sinceramente non saprei: amo definirmi agnostico e darwiniano di acciaio. E faccio molta ma molta fatica sempre e solo nel considerare che possa esistere un creatore, per questo caos privo di capo e di coda che chiamiamo universo. Un caos in cui sembra che l'unica cosa che conta sia quella di sopravvivere. Per cui ci si aggrappa persino a fantomatici creatori, se può andare bene per sopravvivere una manciata di istanti in più.
Grazie di cuore e, se puoi, perdona questo mio tono se può sembrarti acido. E' che ci sono cose che non riesco a concepire, come un dolore che si manifesti sin dalla nascita senza alcuna spiegazione.
 

ritratto di Virgo
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Ciao Wooden, mi trovo molto d'accordo con la tua disamina. Non a caso si definisce la religione "l'oppio dei popoli", il timore e l'obbedienza hanno fatto si che pochi abbiano avuto sempre la meglio su molti e l'ignoto ha sempre il potere di mantenere un certo status quo. Dall'altra parte c'è la fede, quella che pochi però vivono in maniera umile, vera, sentita, la maggior parte dei fedeli lo sono "all'occorrenza". Che dire della fede più profonda? Certo è una scelta coraggiosa pensare di mettere la propria vita in mano a qualcosa di indefinito e, nello stesso tempo, è anche una forma di rinuncia alla propra volontà, alla propria forza decisionale, quasi una resa alla vita stessa come se non ci appartenesse del tutto. L'argomento è talmente vasto e affascinante che, si può dire, è la chiave di tutta l'esistenza dell'essere umano ed è il tema che ha sempre promosso dibattiti da filosofici a scientifici. Non ti trovo per niente acido, anzi la tua schiettezza è anche la mia e credo che, in ogni caso, se un dio o qualcosa di simile c'è, ( e qui forse l'acida sarò io ), non lo trovo per niente "perfetto"...
 

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Si, mia cara Virgo, è un argomento molto complesso che ci riguarda un po' tutti: sia chi in punto di morte invoca requie, sia chi in vita ricerca requie dai travagli interiori e dalle temperie di una realtà così dura quanto precaria. Ognuno di noi cerca di affrontare la vita, come la morte, in base al proprio sentire, alla propria forza d'animo, al momento opportuno ricorrendo a risorse insperate.
Grazie di cuore sempre
 

 #
La Divinità migliore. Quella che ti lascia artefice di successi ed insuccessi, senza arginarti. Senza privarti del tuo scorrere … sa, che come chiami la guerra, puoi rivolgerti alla pace. Ritiene l'uomo capace di comprendere e autodeterminarsi. Grazie, un caro saluto.
 

 #
Come già detto da qualcuno: ha da essere ben malvagia una divinità così insensibile da rifugiarsi dietro all'aver dato all'uomo il libero arbitrio. Dal momento che, non sempre, l'essere umano ha possibilità di esercitare il libero arbitrio. E' vero che è un individuo in crescita continua ed ha in sè enormi capacità perchè la natura gliene dà facoltà. Però è anche vero che le correnti vitali, talvolta, lo rapiscono sin dalla nascita senza lasciargli scampo alcuno. Allora l'esistenza non è più occasione di crescita, bensì soltanto un luogo in cui si subiscono le torture più dolorose e crudeli, tanto da aver negata pure in punto di morte quella pace rifiutata in vita...
Grazie e di cuore a te
 

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