Scritto da © woodenship - Lun, 08/02/2016 - 15:32
In tante
questuanti arrivano sempre più
sfinenti
questuanti arrivano sempre più
sfinenti
sbarcano a frotte in testa
che io vorrei invece andarmene da qua
tacendo
che io vorrei invece andarmene da qua
tacendo
compresso tra un linguaggio e l'altro
ch'è assai ristretto questo universo
mentalmente e non solo
ch'è assai ristretto questo universo
mentalmente e non solo
hanno faccia le parole foreste
sorrisi, gambe e braccia
oscure, abbronzate, pallide
sorrisi, gambe e braccia
oscure, abbronzate, pallide
strozzate in gola/ affogate in mare d'amarezza
masticate senza neppure comprenderle
pur limpide e senza doppi sensi
masticate senza neppure comprenderle
pur limpide e senza doppi sensi
metafore foranee
strade che portano ovunque chiunque
ma non me
strade che portano ovunque chiunque
ma non me
da un luogo, il mio
in cui non si può che restarci zitti
facendo a pugni con tutte
colpendole con risentimento e disgusto:
perchè non parlate?
Arrivate e ronzate nel cervello
favo di vespe impazzite
in cambio di sciamare con sdegno al molesto sul grugno
ricamandogli con pungiglioni i neuroni di pan di spagna...
in cui non si può che restarci zitti
facendo a pugni con tutte
colpendole con risentimento e disgusto:
perchè non parlate?
Arrivate e ronzate nel cervello
favo di vespe impazzite
in cambio di sciamare con sdegno al molesto sul grugno
ricamandogli con pungiglioni i neuroni di pan di spagna...
Allora fuggite via maledette
già che di bucare il cranio è lungi dalle vostre intenzioni
lasciatemi inerte nel silenzio!
già che di bucare il cranio è lungi dalle vostre intenzioni
lasciatemi inerte nel silenzio!
C'è aroma di spezie che spezza il discorso
scena ultima di quanto possa essere fonda la disperazione
insistenza con cui si ambisce uno spazio ed un tempo
parole volanti oltre ogni velo
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