Scritto da © woodenship - Lun, 26/08/2019 - 17:08
si dà un concerto nella sala grande
a cielo aperto si sgola alto il coro.
Assolo sei tu, fitta che risali
lungo scaglie d'ossa e su per i nervi.
Grilli e cicale accompagnano solerti
l'acuto vibrante mestizia.
A tappeto sonoro, le foglie a tempo
crocchiando, ci stanno passo passo:
del tempo trascorso riassumono sentimento.
Ti si dice che sei giovane.
Ma, a sessantatre anni compiuti
come si fa ad esserlo ancora
quando già con l'ali pure cabrando
sessantatre volte s'è sfiorato il tappeto?
Sulla rocca
Un lampione tra tanti s'alluna
come allora ci provi a spegnerlo
a sassate nel corso della notte:
per viali portatore luminoso d'intenti
che ancora li vedo tali
col buio che già si è spento
sessantatre volte.
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