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Gerard Manley Hopkins - Pied Beauty

Il tempo

il tempo
 
un giorno un mese
un anno quarant'anni
tanto è durato

il tempo dei vent'anni
frammenti nel mio cuore

 
Copyright © foto mia  Lorenzo 24.6.10

 

Scilla/Cariddi

Nell'angustia di ogni asperità salina
due destini vivono sovversi
in simili bestialità,
con l'unicità nel deforme
che per sé non hanno scelto,
ma cercando fra loro
soprattutto gli atroci difetti;
giocheranno al brigantaggio di suadenti
rovine, tra il frastuono e l'iracondo
crocevia saffico di due
dionee di mari in agguato.
Il passaggio dei millenni
è come questo gorgo dove sempre
si inondano i momenti di rivalsa:

Seta e agata

Come se tu fossi qui
a spellare con me
gamberoni e aromi di sguardi

come se tu non fossi andata via
su quelle rotaie di ignoto

parlare l'amore ancora, ballare
alla luce di mani
intrise di olio e tocchi yin e yang

rubare arcani e sillabe alla notte
con rabbia averci e stordimento di onde tenui

Milano persa

“Te se ricordet i temp indrè…” Quel lembo di periferia che andava dall’“Isola” a “Cascina Abbadesse” era il mio regno e di chi, nato in prossimità della fine dell’ultima guerra ha avuto il piacere e l’avventura di vivere e crescere in una Milano, viva, pulsante, ricca di tradizioni, accogliente, vera! Una pessima imitazione di Colt dei Cow Boys, cartucce sfiatate, soldatini di gesso con l’anima in fil di ferro, e pochissimi spiccioli in tasca da dedicare al ferramenta dietro casa.

Non dirle nulla...

Adorava fumare.

Lo sapevo e lo sapevamo entrambi. Era semplicemente splendida, fasciata in quel vestito che le donava  forme sinuose.

I capelli di un biondo non descrivibile, elegante, con quel lungo bocchino in ebano finemente lavorato, tipicamente anni 20…ma mai fuori moda, e sigaretta appena accesa.

Il colore della pelle metteva a disagio e lasciava trapelare qualcosa. Pelle candida e immacolata.

Troppo candida. Perfettamente immacolata.

esta[TE]

se il mare potesse contenere
 
il sapore di questa emozione,
farla danzare di spuma,
infinite volte,
sulla spiaggia dei tuoi sensi ...
 
saresti ancora lì,
bianca del mio sale,
a contare i tempi
sotto il mio cielo d'estate.

Tradire

 
ho tradito me prima di tutti
giuda dei miei sogni grandi
ho consegnato alla strada
quella quotidiana, utile sicura
l'ambizione di essere diverso.
è parso subito facile conveniente
approvato, stimolato ad essere
come tutti sono e vogliono tu sia
che di livrea inconsueta

Acidamente

 
perdersi nelle more di un girovagare inutile
come anime rinsecchite dal dolore
viaggiando coi pensieri corrosi da acidi facili
ricerchi qualcuno che non ti somigli
visi stravolti da specchi deformanti nel circo
ti invitano ad un ballo che non ha mai fine
scivoli piano, il nirvana che cerchi non trovi
nel sesso nascondi il tuo viso bambino
la chiave per uscire dal labirinto è lì vicino
ma non vuoi vederla, non arrivi al mattino

'A vita è 'nu muòrzo!

T’affanni, t’ ingegni
t’arraggie e t’a piglie.
Saglie e scinne…mai ‘na vota ca te firme!
‘E  sorde…’a fatica… nun t’abbaste ‘na vita!
E po’…chillu core, nun ‘u staje mai a sentì!
Te dice caccòsa…tu ‘u mette a durmì.
…ce penso dimane…mò tengo che fà!
Po’ vene dimane e nun cagne a canzone…
Je tengo che fa…che..me metto a pazzià?
Ma insomma…te firme..nu poco sultanto!
…’a vita è nu muòrzo…te po’ ghì pe traverso&hell

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