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Alessia nel mare

Alessia biancovestita per la vita
per le cose del mare attende
la disadorna via serale: vi aggiungete
un fiore d'erba uno sfavillio
scintillante di brina un ottimo
sole sulle cose di sempre,
una marea di vita a trasalire
dopo il sonno e il sogno bello
da annotare sul diario
con esatta grafia. A poco
a poco viene la notte sulle cose
più belle della vita,
Alessia entra nelle acque del mare
e trascolora d'immenso
tra relitti e alghe poi un grosso
pesce la porta sull'isola.

Lo specchio

 

Di quell'immagine
 è rimasto lo stupore
la bocca al broncio
per uno smarrimento
a cuore schietto

Rubo ora il riflesso
ad uno specchio
sbiancato dal vapore
di sughi o minestre
 sui fornelli

Indago dove il tempo
ha vinto o perso

Docili i tratti
 linee affossate
per cavare euforie
come stoloni

 occhi più lesti
a stanare rimpianti
e farne aiuole

 
 

Pensieri

  Rileggo pagine scritte 30 anni addietro o forse più. In un particolare momento .
 
Cadere dall'alto e non farsi male.    
                             Atterrare su un prato erboso, soffice come lana, morbido come un letto di pulcini dalla gialla leggerissima peluria, cadervi sopra ma...senza sacrificarli.
Un giorno sono uscita da casa perchè volevo trovare, fuori, un mondo di allegria. Mi ci sono tuffata; l'acqua era troppo bassa. Ho battuto sul fondo, ne sono riemersa lacera e contusa.   Ho provato a stare a galla, impietosa e ingenerosa si è abbattuta su me la tempesta che mi ha spaventata ma non domata.   Il tepore dell'acqua mi ha rassicurata. Ho provato a nuotarvici e calmata la bufera ho goduto di quel pò di sole che ingannandomi mi ha indotto a sperare.
Così i giorni si sono susseguiti e la vita è volata veloce, tumultuosa senza permettermi di rendermi conto di quanto attorno accadesse e come spesso accade, mi stritolava interiormente senza che potessi ribellarmi.
La VITA : deve avere un senso, nessuno può essere superfluo, a qualcosa dobbiamo pur servire...  Un piccolo mattone, un grande alto insostituibile pilastro, una pietra senza spigoli, un tufo che si sgretola, una bella ornamentale scultura.
L'uomo è qualcosa di simile nella struttura del mondo.   Non ci sarebbero, nel corso dell'esistenza, quelli che emergono se non vi fossero gli altri ad evidenziarli, quelli che inconsciamente si lasciano opprimere.   Chissà se è più facile emergere (occorre forza e determinazione) che restare pigramente inerti. Certo in questa ultima condizione si soffre di più se si è consapevoli, meglio essere ignorantemente incoscenti.
Quando si emerge, tutto diventa liscio e scorrevole. Non è la stessa cosa per chi si trova a subire, non ha scampo, non riesce a superare nessun ostacolo e la disperazione diventa padrona dei suoi pensieri.
                   Ho voluto copiarlo senza omettere niente di quanto era scaturito spontaneamente in quel preciso momento. Poi è tornata la serenità che deve sempre prevalere.
                                  Maria
 
 

Inaspettato

E' felicità che esplode in me,
quando meno me l'aspetto
m'assale,
questo raggio d'umanità
che mi trascina lontano da
sentimenti freddi
e da gioia finta che provo
nel vivere con indifferenza.
 
 

Incendio

Quando il fuoco divampa
è difficile impresa placare la sua ira.
Ma se quel fragore non foss'altro che pianto?
E quei ruggiti laceranti urla di dolore?
 
Ma poi è subito silenzio,
un silenzio che non conosce pace.
 
Foto dal web.
 
Alexis
20.05.2010

Chioggia

Chioggia, come lisca di sogliola
spiaggiata nell’incanto della laguna
riarsa dal sole e levigata dal vento
abbaglia il nuovo arrivato e lo cattura
con la magia del suo cuore antico.
 
Allegro brulicare di voci cantilenanti
in altalena lungo la spina dorsale
che sfuma lentamente verso le calli
attirato dal richiamo dei pescatori
e lo stridore dei gabbiani nei canali.
 
L’orgoglio antico di chi sfida il mare
a guardia lassù, issato in piazza Vigo,
racconta la sapienza, il coraggio innato
di chi ha attraversato secoli di storia
piegando la natura al suo cammino.
 
Diversa da tutto quello che ti aspetti
offre stupori ogni giorno a chi vi arriva
a chi la percorre su e giù per le calli
a chi la spedisce verso altri lidi lontani
a me che l’ho scelta ha offerto il cuore. 
 

Non sono terrestri (però)

Era riunita da diversi balm la Corte di Giudizio sugli illeciti di guerra, nella sala principale della Fattoria 888, la maggiore struttura dell’ 8° pianeta del sistema, ed era chiamata a valutare, stigmatizzare, punire se ne era il caso, alcuni comportamenti tenuti dai Combat durante l’ultima campagna contro gli alieni, che molto avevano inciso su una non perfetta riuscita militare dell’operazione e dato adito a lacune di efficienza causando incertezze sul buon esito della medesima. L’accusatore era in piedi su un pulpito, fregiato da tutti i lati coi graffiti della compagnia e della Confederazione delle 7 Stelle, in una sgargiante tunica cremisi, bordata da una striscia dorata, e sul petto l’immancabile segno del rango e l’identità M132, vistosamente ricamato. L’anfiteatro era gremito da astanti interessati ad esserci più che per quanto potesse davvero avvenire, tanto era scontato l’esito del procedimento giuridico, per sentire la retorica aulica sulla battaglia, l'eccitante demagogia connessa a un richiamo ai primordi che i fatti avvenuti, sollecitavano imperiosamente. All’ordine del cancelliere si fece silenzio, lui con voce pacata, autoritaria e autorevole e rivolto al banco dei giudicanti:
- Accusa: il convenuto C11.21, Ufficiale di Accademia, al comando di un drappello di incursori impiegato nella battaglia Libera l’Ottavo di Balum, penetrato con i suoi dipendenti nel covo sotterraneo, dopo apprezzabilissimi interventi militari di bonifica vitale dagli alieni sopravvissuti al bombardamento, rientrava al mezzo da sbarco ed alla base, portando seco materiale saccheggiato assolutamente proibito dai regolamenti e dalle leggi della nostra comunità. Come noto i Combat hanno diritto al saccheggio delle proprietà aliene, ma si devono rivolgere soltanto a materie veniali, commerciali. C11.21 si è reso responsabile della indebita appropriazione, possesso, consumo di sostanze destinate al culto e ai riti dell’alta gerarchia del paese. La qualità, la quantità, il valore simbolico della sostanza, supera di milioni di Cosmic il prezzo di un barile di frodis e mette in discussione la legge, la gerarchia, l’ordine del sistema. L’ordine, soprattutto. L'ordine del sistema.

Scende la luna

 
scende la luna nel silenzio
della sera così fioca e fredda
sprofondo le mani nelle tasche
a cercare un tepore che il ricordo
non riesce più a darmi.
tuttavia sei giù profondamente
incisa e risanguina la ferita
della tua mancanza ma
so che il vento non torna mai.
sei passata furandomi anima
e pensieri lisciandomi lieve
i sogni che azzardai fare con te.
mi avvolgo nel pastrano buono
foderato di malinconia e m'è dolce
il pensiero che ci sei stata.

tra i fili dell'arcobaleno

"nere tempestose e voraci
le onde del tempo
travolgono
gli argini.
ma il vento benigno
soffia sulle sponde
sorregge nel volo
le sparse perle
e ordinatamente
nell'azzurro
ricompone i sogni." 

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