Madre...
Immagini sepolte
in uno sciame di ricordi,
ma tu vivi ancora in me...
Sottovoce ti chiamo,
dolcemente rispondi...
Chiuso
in soffitta
ho
la folla d'emozioni
che,
i lustri non scherniscono...
Intatta,
serbo ancor
la tua memoria e
con le mani afferro,
come carezza al vento,
i miei lontani dì
che indietro
il cuor riporta...
- Blog di rosemary3
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lo trasmetto al soggetto primo
in questa somma di piccoli passi
ogni sasso,
anche il più minuscolo
conserva l'ombra.
tu ,mio libro
custode del verbo
mi suggerisci
la parte fragile
come un petalo residuo di un fiore
che s'offre
al bacio del vento.
sono in bilico
tesa verso l'azzurro
conscia
di diventare libera
d'aria fatta.
respiro ascesa
ma radice mormora.
pazienza
copri i miei stami
l'ultima chance
all'ape di un tuo profumo.
canta con la tua voce
e sospesa scelta
nel battito di un ciglio.
un infinito scatto
sulla meraviglia
s'apre
sul particolare residuo
la vita
che aborrisce spreco.
ma sta
nel volere questo e quello
come e quando
l'incertezza di un percorso.
- Blog di ariele57
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Se io fossi...
…e se io fossi una bolla d’aria
vorrei nasconderti tra le parole
per ritrovarti in un attimo quando ti bacio
…e se io fossi la parola che ti sta accanto
ti cullerei fino al dolce approdo
per svanire poi nell’incanto dell’emozione
…e se io fossi te mi ameresti così come sono
non svaniresti nell’aria con le parole vuote
e resteresti con me anche dopo l’amore
- Blog di Franco Pucci
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La versione della notte di un violinista monco ai gamberi
dedicata a Franco (Essiamonoi)
- Blog di
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La festa della mamma?
Feste fatte per spendere, ravanando tra sentimenti d'amore e nostalgia.
Da figlia ho sempre cercato di dimenticarmene ma senza mai riuscirci, sapevo che la mamma ci teneva.
La mamma, già, la festa della mamma, terribile inventare una festa così.
Tutti gli anni è un obbligo cercare di dimenticarla, difficile però con tutta quella pubblicità sbattuta in faccia senza nessuna pietà.
Fiori a gogò venduti per le mamme, rose recise che gridano la loro morte, rose senza spine e senza più profumo.
Mai regalato mazzi di fiori, piante, quelle si, segno di crescita e di speranza.
Una speranza che da figlia non capivo chiaramente, sicuramente il capirsi era difficile e non bastava un fiore a cancellare tutta l'incomprensione.
- Blog di sistercesy
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Come forbice
Forbice di vento la malinconia
recide i sogni e della fantasia
fa cosa morta, solo nostalgia.
Non li rivive dentro un coccio
raro o un cristallo ch'è soffiato
a bocca, quando son tagliati
la schiena della vita è rotta.
Il tempo lesto viene rintocca
c'è la valigia da far, chiuderla
mentre il giorno cade nella sera
presto la notte ti si stende accanto
e il pensiero diventerà chimera.
- Blog di Bruno Amore
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Sto cercando l'anima mia
- Blog di Maria34
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Memoria
e tu seduta stavi sulla soglia
ordendo tra le mani i tuoi pensieri
il filo s'intrecciava nella maglia
speranza d'un ritorno ormai vicino
il sogno tuo lontano s'appressava
compagno di quel tramite comune
un punto prima poi tutto in potenza
mentre il cuore pulsava in un sussulto
tornava dall'oceano orientale
dopo gli anni di buio tra le spine
baracche illuminate nella notte
ad aspettare il giorno del risveglio
compreso nell'abbraccio di quell'alba
e prepotenti fummo originati
Copyright © Lorenzo 15.12.09
- Blog di Lorenzo
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Oro et laboro d'amore
Ti adoro odoro mio oro di vulva
cerbiatta ai prati d'inchiostro saraceno
mia torre del libano intrisa
di magma di rame schiumoso
feltro d'astarte
esanime mi induro
e odoro tuo oro di schiava razziata
mantide del mare
che in ossimori di fiati
pervade mio lavoro
il mio sordo cantare
da grondaie d'amore.
- Blog di Ezio Falcomer
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Mi manchi
dedicata a mia madre
mi manca il tuo sguardo
a volte un po’ severo
che dolce mascherava
il tuo umore nero
mi manca la tua voce
distrutta ormai dagli anni
di troppo fumo usato
per non provare affanni
mi manca la tua mano
passata tra i capelli
la tua benedizione,
per i miei giorni belli
mi manca il tuo silenzio
la tua discrezione
il tuo pudore innato
copriva ogni emozione
mi manca ancora adesso
il tempo del perdono
mentre mi crescevi
e non diventavo uomo
mi manca l’espressione
mutata all’improvviso
per sciogliere il mio errore
aprendoti al sorriso
ora che invecchiando
man mano ti somiglio
mi manca da morire
quel tuo chiamarmi figlio
- Blog di Franco Pucci
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