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giocoleria

 
non parli
 
stupido stupore di un giocoliere
che non afferra più le sue figure
che perde il tempo
l'infinito, i bottoni
e le sue bolas
 
principiante
tu non parli
ma lo farai
 
non terrò a freno il canino
aprendo il pugno stretto
ti mostrerò
dove erano finite le tue palline
 

Giovàccito

 
Evoca immagini da fiaba
Lastricando parapetti lunari
Come le trite parole di Saba
Aprendo agli occhi nuovi scenari
 

Filastrocca delle stelle

 
Ci sono cose
belle e assai più belle
che stanno lì
in bilico
tra le amate stelle
e aspettano soltanto
di farsi aria e vita
seguendo la dolce scia
del desiderio buono
invocazione
che dal cuore al cielo s’alza
e dall’azzurro
si fa fiore e terra.
 
tiziana mignosa
gennaio 2010
 

In cerchio attorno al bisonte

Adesso, che l'ora si è sfatta
aspetto di assaporare
i profumi della cucina
nascosti ai piaceri arresi ai sensi
arcaici, senza proferir parola
illuminato tagliavo in diagonale il salame
e la zucca cuoceva lenta al forno
i profumi, si spalmavano nei pensieri
e la fame, arrivava imperante a tavola
Alce Nero lo sapeva,
non era solo un sogno il bisonte bianco.

La spesa

I robot si scassano
ammiccando,
in fila alle casse,
a scampoli di morositas e mon chéri,
estenuati
da brusii di desiderio vacuo
senza potenza.
 
 
Allora
meglio trasformare le catastrofi
in occasioni
trasandate e spavalde
 
 
sale giochi
per bimbi parcheggiati
da dei eclissati e distratti
 
 
far esplodere strutture
fuochi fatui di cancredini
 
 
e cantare fra
dharma salsedini e filetti di alici
marinate.

Finché

Finché ti volti e vedi
immagine riflessa senza volto
chiediti cosa trovi in me di caro
sciogliendo i nodi della tua coscienza
che stretti ancora ti danno tormento
libero infine
con ali senza piume
potrai dirmi la parola che non dici.

Melodramma 3 - Fine

Si me matan bueno, si vivo mejor
(Miguel Hernandez)
 
 
 
avrò gli occhi più luminosi adesso
dopo che sono precipitata
come un cristallo nel suo reticolo
costruendo bellezza intorno a un pretesto
 

Sullo scrivere

Al quesito: Perchè scrivi?  Rinaldo ha risposto:
 
 
É successo per caso, un'onda improvvisa che in quel giorno d'autunno ha riportato indietro il calendario dei miei giorni. Ricordi, dicevi, vedrai che andrà tutto bene... Io guardavo i tuoi occhi che a stento imprigionavano le lacrime. Il professore, gli esami, l'ospedale, i compagni di disavventura e poi... l'operazione.

poterti tutto bere

ti vedo ed è ovunque
guardarti
bere dalla tua bocca l'acqua
che puoi darmi
aspettare
l'addio la sete ovunque
è aspettarti
nuovamente l'acqua ma
non sempre
dove mi fermo e ti vedo
poterti tutto bere
è amarti
 

Ferite

questa verticale sull'occhio
che interrompe il ciglio
è la mia preferita, una medaglia
guadagnata in una zuffa
con la testata che mi sono preso
ho portato il cerotto giorni sani
e giorni e giorni ho raccontato
l'impresa, la bravata.
queste, qui nel cuore, richiuse
ormai appassite come fiori recisi
non fan più male
le carezzo ogni tanto col pensiero
le liscio col sorriso dolce mesto
mi dico è passata, ormai son desto.
questa ch'è infissa qui nell'anima
che vorrebbe saper d'amore ma
soltanto di vita cruda esala
che nulla placa e se un poco sopisce
perché altre s'aprono poi richiudendosi
questa che ognora scordo e ognora penso
alle volte si rimargina appena ma
con nonnulla risanguina.
 

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