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L'amore al tempo del cinema

Qualcuno sbobinò imperioso la sua voce:
finissero quei sogni!, e in coro dai paludati neri,
è peccato!, è peccato quell’atto pure!
 
Ah!, pensavamo iscritti alla sala
come osservatori, che mai servirà poi le cinéma?
  
Ci sono bui che a mani tese
rischiarano un profumo di grandeur ai gusti
coltivati in loco.
 
E’ così che in me rubò lo schermo
la tua bocca.

Medusa

hai serpi in mente
e veleno alle labbra
perché vuoi vedermi
per impietrirmi, forse?
dal tuo sguardo ormai
ho distolto gli occhi
come vento libero
ho spento i moccoli
accesi alla tua storia con me.
non sa davvero amare
quello che sempre vuole
condegno di se l'altro che
pur diversamente ama.
 

Parole infittite

 
Parole infittite
 
alla forra, dovrebbero urlare
è tempo, tempo di ingoio di silenzi
d’accarezzo
di virgole assenti
 
piovono, si
 
di tetti pioventi
di pali in burrasca piovono invece
 
come segrete
 
 
 
 

Vita

Hai il fiato che le puledre portano al traguardo
passato da per prime
quando alla curva distesa o raccolta come sai
le labbra avide inseguono quei nervi tonici d’inchiostro;
forse il tuo crine è dirittura al vento che t’incontra
o è falcata appena dalla cruna delle griglie
che affonda il garretto a chi non coglie corsa
per letture.
 
Io non ti ho vista al podio quell’aria che respiri sazia:
 
forse per vincere davvero
occorre attendere con grazia rilanciata
chi sa di non avere perso
inseguendoti.

Ciao pa'

 
Di quella sera ricordo
il malinconico lamento dell'imposta
che il vento sbatteva contro il muro
e si perdeva nel mare.

E quell'ultimo tuo cenno del viso
così quieto e sereno, mi fugge
dietro al fumo del motore sulla strada
all'ombra di quell'insegna di benzina.

Ma non sarebbe per me una sorpresa oggi
vederti seduto sul quel gradino
mentre scendo le scale che dalla strada
portano al borgo.

I riflessi della luna sull'acqua sono chiari
ma nessuna luce più giunge dal borgo
mentre ancora in fondo al sentiero, là sul mare
le lampare aspettano gli amanti come lucciole d'estate
a Portofino.

Guardo le onde andare, venire e andare
vedo i ricordi fermi nel tempo...
Ho ancora negli occhi la barca sospinta dal vento
ma l'ho persa ormai
e il tempo, l'è passato accanto.

Resta il tuo sorriso ritratto sul muro
i tuoi vestiti appesi in solaio.
Restano lettere sovrapposte nel cassetto
e fotografie.
Rimane purtroppo... anche il silenzio.
Ho dimenticato la tua voce
in qualche anfratto misterioso
della mente...

Ma quel pomeriggio al porto, eravamo noi.
Tu sorridevi e così si passava il tempo
ed io così ti ricordo.
Da li per me tu andavi via per mare

mentre veniva sera.

 
 

Bottiglia E Lametta

Bottiglia e lametta
l'inferno quotidiano
del reietto dal paradiso,

dove si cerca un senso
che dia senso al senso
di una vita spezzata.

Stordimento e sangue,
dolore nella carne
e strazio nell'animo,

ancora e ancora
si cerca la vita
nella disperazione.

      loripanni

origami di lacrime

ancora esistere
ossessione , assillo
scacciata di giorno
e nel buio riemergere
chiassoso fantasma
 
ancora esistere
nell'atrio della notte
quando nello strazio
ricrei la mia bellezza
con origami di lacrime
 

 

quel che si vede c'è

intorno a noi
 aria invisibile
e vanno mille colori
per rinchiudere i cerchi
che allargano lo spazio.
 
osservo universando i lumi.
 
 
dietro un faro
 c'è un filo di ricerca.
 
dietro una lampara
una scia che va svelta.
 
dietro il brillio di una fiamma
una mano esperta.
 
si sospendono gli occhi.
 
dietro la magia costante
della luna
 c'è una stella. 

Paura di...

Sotto i nostri piedi
un unico
            inferno
Sopra le nostre anime
così tanti
              paradisi
Ma l'indeciso non sa quale scegliere,
così tante meraviglie divine.
Non ha tempo...di pensare.
Viene dannato.
E questo inno al
tempo
che scorre sempre
imperterrito
qualsiasi cosa accada.
Questo suo modo di affrontare
l' eternità
potrebbe essere...errante.
Possiamo
distruggerci,
martoriarci,
amarci...ma lui sempre se ne va.
A volte come ipocrita,
come eccentrico,
come indifferente...
Forse ha solo paura di riuscire ad...amare.
Sotto i nostri piedi
un unico
            inferno
Sopra le nostre anime
così tanti
             paradisi

Inevitabili tramonti

In mare all'imbrunire
vedremo mete e ore
aggiunte o mai raggiunte
comete come tante

Su navi clandestine
supine chiatte piene
saremo noi stranieri
e ladri di pensieri

Poeti o delinquenti
assieme tutti quanti
svelando i movimenti
momenti spinti o spenti

E serreremo al mondo
quell'occhio vagabondo
schiudendo il nostro nulla
o dando a Dio la folla

 

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