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Aetos

 

Vorrei un giorno di refoli di luce
d'azzurri spasimi di niente
e planare su nuvole
gonfie d'elettrico e d'immenso
aquila

dominare cime e urli di baratri
con occhi che sanno
l'orrore e la bellezza
della storia

berlo, il calice
come un andare a scontro di schiere
a bolgia
di furia ed amore
a dolore attraversato
e vedere.

 

 

eterno presente

Non c’è il Silenzio questa notte
A farmi da custode.
E nemmeno il Ricordo.
E’ il Presente l’amico fidato,
che non conosce Passato e
non conosce Futuro e si
serve del tempo solo perchè
accolga la sua inosservata compagnia,
che noi confiniamo tra vita e morte,
scordandoci inesorabilmente del-
L’Eternità.

Volare con te

E’ stato bello
volare con te
fino alle nuvole,
guardarti negli occhi
e vedere il mio volto.
Le braccia aperte
protese nel volo
riempito dal suono
dei nostri cuori
in un battito solo.
E’ stato bello
volare con te
amore.

Franco

Per noi

Chagall Equestrienne

Cosa

Che cosa c'è
queste punte d'anice che roteano
giostrano
noci di betel, attimi
fan prostrare un'anima
che si rivolta, nuda, e profumata
ad un incubo di notti, maledettamente
polvere, come fosser vere
Cosa

Dove finiscono gli sguardi

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.
Quando i sogni non combaciano con le mani
oltre il visibile
svaniscono gli sguardi
 
rapiti dal tepore
a volte s’incantano nell’abbaglio buono
morbido desio, rifugio per il cuore.
 
Estranei i corpi riempiono il tracciato
e intanto gli occhi inseguono le scie degli aquiloni
assorti si disperdono oltre l’ultimo selciato.
 
E mentre d’altro il sorriso parla
la tenerezza veste quel pensiero
e l’occhio un po’ si bagna
 
quando con lo sguardo
dentro il dolce sogno piomba
e almeno per quell’ istante tutto il resto scorda.
 
tiziana mignosa
10 2009

Sguardi

 
Lanciamo sguardi
liquide molecole
lampi d’infinito.
 
Lobotomizziamo l’universo
per renderlo simile a noi
graffiamo a sangue
la paranoia
con un fiore bianco.
 
Il mio riflesso in fondo all’anima
lo osservo e non mi piace
anestetizzo il cuore
mi guardo intorno.
 
E’ tutto effimero.

Tu Mi Manchi Quando E' Giorno E Nella Notte

Tu mi manchi quando è giorno e nella notte
qui nell'aria e dal mio cibo e intorno a me:
tutto è vano quando tu non sei al mio fianco
e niente ha senso in questo mondo così vuoto.

Quanti passi ho allineato in questi mesi
arrivando fino a dove sono giunto!
Lo sapevo ch'era duro e molto incerto
ma chi cerca il suo destino non sgomenta

neanche a fronte delle sferze più crudeli.
Il tuo viso sempre vivo nei miei occhi
il tuo riso che risuona nelle orecchie
mi consumo nell'attesa ricordando

ciò che ho avuto e mi ha portato in paradiso
ciò che ho dato ricevendone la vita:
ed insisto, silenzioso, a immaginare
che il mio sogno presto o tardi sia realtà.

      loripanni

blu

se riuscissi
a sfrondare il cielo dalle nubi
ad uscire dall'impasse di questa buriana
forse vedrei l'orizzonte
proprio lì, dietro l'angolo
e un blu
molto più blu del tuo
sgorgare dal ventre del  buio

Teatro Realistico

Gli automobilisti fanno a gara a chi arriva prima per occupare un  minimo d’asfalto disponibile, senza badare a divieti e segnaletica bianca e gialla dipinta sulla strada.

Il rumore quasi simultaneo delle portiere da inizio  ad un sovraffollamento di gente.

Un grande ebbro carnevale, maschere di ogni tipo e colore prendono forma.Pantalone, sguardo assennato, un ghigno serioso si scorge tra enormi baffi sotto il  naso adunco, legge l’Unione per ammazzare il tempo, occhi chinati sul giornale poggiato al volante.Il gentiluomo Gianduia , di conversevole lingua arguta saluta e riempie a orazioni le menti compaesane. C’è chi fuma una sigaretta, o chi passeggia , mani in tasca, seguendo lo stesso percorso a ripetizione quasi fosse nell’ora d’aria di un carcere.Si distingue , Pulcinella, per le sue briose battute battibeccanti a quelle pompose del monsignor dottor Baldazone.Un tocco cromatico investe la folla, è lo squattrinato Arlecchino, inseparabile batocio nella mano sinistra, tra la folla, disinvolto, sporge la panza, simbolo d’insaziabile lingua.Dove sarà la sua Colombina?Spettegola la civetta, con le altre donzelle.

 Rappresentazione teatrale è la vita,  drammaturgia domestica.È strano
constatare come persone sconosciute
incrocino le loro vite ogni giorno, accomunate, in questo caso,  dall’essere genitori. Leggi tutto »

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