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vento caldo

Ho nelle carni

Lirica di Vittorio Fioravanti

Curvo sulla ringhiera piegato
dallo svuotante conato amaro
del mio inutile sabato sera
spenti negli occhi i torbidi coralli
di luci riflesse e di colori
tormentati dall'impietose
acque della laguna
che una luna vasta irreale
rese irrequiete
e che ora l'alba illividisce e affrena
lungo le fondamenta

ho nelle carni

ormai umide d'ansia e di nebbia
come doloroso e informe assolo
d'un vibrante sassofono d'orgasmo Leggi tutto »

Squarci di luce improvvisi

ho lacerato il bianco sudario che ricopre la mia mente
mille lampi rosso arancio lo attraversano improvvisi
come fiotti di sangue che impetuosi sgorgano dalle ferite

l’anima in rivolta è tornata nuovamente a nascondersi
altro tempo scorrerà prima che riesca a ritrovare
quel filo di Arianna che il cuore  le aveva regalato

nel labirinto della ragione mi sono aggirato cercandola 
giù nel profondo nascosta lei sorride ironicamente
perfida vincitrice ogni volta di una disputa infinita Leggi tutto »

Tasche vuote

Ho rovesciato la mia vita come si fa quando si vuotano le tasche, non c’è rimasto niente. Quello che avevo da spendere l’ho speso. Niente rimorsi. Ho vissuto pienamente, intensamente. Ora che le rughe sono come grinze di un vestito passato di taglia, nelle tasche vuote ritrovo solo le briciole dei ricordi che non vogliono morire soffocati. Le ho buttate. Ho visto volteggiare dei corvi. Presto dei ricordi non rimarranno neanche le briciole. Meno male, ho fame di nuovo. Di vita.

Claude Monet Route de Giverny en hiver


Claude Monet Route de Giverny en hiver

 
S'aggruma la dissolvenza in una tenebra bianca, si fissa al centro filtrando leggera fiori nuovi di sbocci. Abiurata alla foce nei solchi di cartone l'impronta,  l'affanno e il germogliare del grano disteso, i fondi neri a strapiombo.

L'alito, il fiato, stese sulla  palude la sua luce al languido collo.  L’impronta  sul ciglio di una pietra, lembo profumato in cenere di cenere.
 

SOLA

Sulla riva del lago fra i sassi e i detriti posa
la libellula che cerca il compagno smarrito
mimetizzando le ali e il corpo slanciato
perchè teme dei cigni la ronda
quelli del lago svelti a colpire col becco
come i due che bordeggiano all'ombra:

Sogno

Questa notte ti ho sognata
fra le nuvole bianche del cielo
eri li che mi aspettavi
volteggiando, ansiosa e trepidante.
Arrivai all’improvviso,
mi baciasti,
le nubi ci avvolsero completamente
stringendo i nostri corpi uniti.
Ti ho sognata questa notte.

Franco


La Maya desnuda Omaggio a Francisco Goya

di Odo Tinteri Leggi tutto »

avvertenze

 

Un pò pericolosa
la radice dolce dei miei occhi.
I miei occhi di liquirizia
Ne abusi anche nei sogni
restando insonne e iper-teso
nella notte che già dorme

Incipit

Anelito che vibra nella memoria
travolta da un dolce richiamo,
l'innato bisogno di tangere
l'essenza di ogni gesto,

per vagare rigogliosi
nel giusto senso, l'unico
la via, vita di fantasia
ricca di più varianti

mondo che sappia cogliere
la spontaneità del mattino,
in una luce che ridisegni
le ombre più lontane

vicini ad ogni dissenso,
bramando quel dolce risveglio
accarezzati da un sorriso
amico di ogni giorno,

correndo lungo la scia Leggi tutto »

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