blog di Eleonora Callegari

Quando il velo bianco

Copre i grani della rena

Dove poggia il sorriso

Uno scafo rosso,

Il mare si balocca 

Sfuma nel buio

Il fragore del suo carro,

Cigola, sferraglia,  alla luna

La vecchiaia delle sue assi,

Come tutti quelli della sua età, Soliman dovette fare i conti con quel suo naso, esageratamente lungo e molliccio.

Tinge di rosso

Le sue bacche

L'agrifoglio 

Del gorgheggio di un pettirosso

S'agghinda l'aria, 

Ninna nanna dell'omino di neve

Che sorveglia tutto il paese

 

Col suo naso a carota

E la testa pelata 

Strana entità il tempo

Quando non ne hai bisogno 

È lì a circondarti,

Usuale:

Un'alba

Nel lacrimare di giallo

Nel sanguigno delle foglie,

Nel lento morire a colori,

- Voce fuori dal coro -

Dai fitti bocci,

Tutto ha il proprio destino. 

Lo sanno le foglie secche

Che una farfalla novembrina 

Conforta

Ascoltandone i ricordi

Il cirro si fece piccolo

Baciò una foglia,

Lei arrossì. 

E fu l'autunno.

Senza il tuo bacio

Mi piego,

Lo sguardo a terra,

Mi è negato il cielo,

Avvizzisco,