blog di erremmeccì

vorrei- credimi- davvero
vorrei
definitivamente sfrattarti
dalle circonvoluzioni grigie
dei miei pensieri diurni

 
Convertirsi alla rinuncia
- dura scheggia,
taglia l’esofago
fino al ventre giunge,
spinoso percorso-
 

Raggelata da un brivido
argenteo
la stagione procede

in cielo trascina

 
ha disperso foglie secche nei viali
stanotte
la tramontana
geometrie nuove ha tracciato
linee crepitanti
 

 
Fra le spine fluiscono
rivoli d’amore
e fra i cespugli fradici d’ombre
 
sponde nascoste bagnano

Incerte
hanno sfiorato le dita pallide
i re magi di gesso
e gli occhi (perle
di nero splendore erano
un tempo)

 è pietra, a volte,
pietra cementata d'inerzia,
di abbracci mancati, di giorni
immersi nel niente, di lune abortite

...
e ritorna la mente ad un giorno
-una sera: dita buie sfioravano i vetri,
ricordo, rami secchi bussavano-
una musica come d'acqua e di vetro

Il gelido fiato dell’inverno
ha illividito le erbe
sui pendii
 
e tu
    sempre più t’allontani

Baci d’onde salgono agli occhi
nuvole precipitano in spirali
concentriche di pioggia
 
è  dicembre