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blog di Francesco Paolo

Omaggio a tutte le donne

Avevo gli occhi spenti e ciò che guardavo era senza colore e luce, vedevo solo ombre evanescenti, sfumanti, senza contorni. Le mie mani cercavano tasti nel buio, trovavano solo un nulla nel vuoto e tutto il corpo si perdeva nella vasta e profonda conca dell’intangibile. Come potevo tornare all’alto di una visione chiara se non avevo più braccia e portavo il capo chino? Le ore sono polveri consumate nel dolore, sono menzogne di punte acute e penetranti e traboccano d’inutili attese. Ogni desiderio è piacere se nasce e non resta, ma in me l’odiosa dimora dell’irraggiungibile mi pietrificava l’anima in uno stampo di ferro ghiacciato.
Poi d’improvviso i miei occhi si sono aperti ed hanno visto; oggi ciò che guardo mi concede un’armonia di vita esemplare, un dono plasmato offerto al pensiero, un compiacimento di una visione di bellezza insperata. I miei occhi adesso guardano figure di fiamma che scaldano lasciandomi lontano il ricordo d’essere stato inutile e senza passioni. Povero me se non avessi visto in tempo questi Angeli dalle mani più belle delle ali e le labbra di cuore d’invito all’amore! Povero me se non avessi visto i loro occhi più brillanti di stelle e più profondi di tutti i mari; se non avessi anche solo sfiorato la loro pelle dal roseo colore del sole e dal seducente profumo dei fiori! Nelle mie gioie si esaltano suadenti curve e contorni di luci che seguo anche nelle notti più scure. Amo le donne come me stesso scolpito di pura bellezza, amo le donne come me stesso scolpito in diamante prezioso, come me stesso all’incontro dell’anima vestita di veli. Sono Angeli venuti dal cielo e mai nessuno potrà indurmi ad accettare un pensiero diverso!

Non ci sei più

Incespico sul pensiero
al ricordarti persa
allo svanire del tuo sguardo
nei miei occhi
al dissolversi del tuo sangue
nelle mie vene.
Riporto l’anello del tuo cuore
alla luce del giorno
ed attendo la notte d’essere sveglio
a sognarti ad occhi aperti
e sino all’altra luce
se riuscirò a svegliarmi ancora!

In questo giorno

 
L’età
non mi parla più di questo giorno
Il freddo iberna il corpo
non c’è più vento
né pioggia che non mi spaventi
il mio cuore sale sull’orizzonte
una volta vago alla vista
e quasi scompare.
Solo tu, radiosa vestita di pelle
dalle lunghe dita tinte di rosso
dalle labbra vogliose di morso
e dai seni dal colore del sole,
mi riporti all’adolescenza
e mi corteggi ancora l’amore.
Adesso sono qui
mi lascio nei tuoi occhi
da molti ambiti
e penso all’infinito
il restare al tuo corpo unito.

Vedrò la luce

Ho digiunato
nel momento in cui ho cominciato a saziarmi,
ho visto
nel momento in cui diventavo cieco,
ho ascoltato
nel momento in cui perdevo l'udito,
vedrò la luce quando tutto sarà buio!

Vorrei

Vorrei togliere polvere dai miei pensieri
adesso e 
riportali indietro
alla luce del giardino
di rose rosse
e di dolci note di pianoforte
al dono di donna che sei
d’eleganza e grazia di cielo
ai tuoi occhi a specchio di mare
e al tuo cuore
d’inesauribile bontà e mistero profondo.
Vorrei coglierli maturi adesso
pensieri miei
prima che l’aspro affilato li porti via
prima che il respiro
non parli più muto l’amore
prima che anche l’anello sleghi l’anima  
e più nulla resti.

La mia poesia

La mia poesia è in punta di piedi
sottovoce
in silenzio sull’altare delle parole
la mia poesia è
dal ventre spinto sulla schiena per cercarla
è come schizzo di sangue
raffermo sul vetro della finestra del mondo
e parla ai muti
ai folli e alle puttane sotto i ponti
la mia poesia è anche mia
anche del buio e nella luce eterna!

Nell'ultima notte dell'anno

Nell’ultima notte dell’anno
vorrei stendermi sull’erba
annusare l’aria e la terra
e riportare il ricordo all’anno nuovo.
Io non so se potrò farlo ancora domani
con gli occhi stanchi
e la faccia come scorza d’albero antico
non so se l’amico del tempo
potrà guidarmi ancora
con le gambe molli
e la mente persa.
Nell’ultima notte dell’anno
vorrei stendermi sull’erba
e mangiarmi tutto quello
che non potrò domani
come anche l’abbraccio che oggi
lego ad ogni cuore
sperando almeno questo anche domani!

La poesia e l’anno nuovo

La poesia
è come un nuovo anno
piena di speranza, illusione e sogno.
La poesia
è come la parola mai detta
un nuovo anno
che matura con l’attesa
e che quando giunge
neppure sai a qual tempo spetta.
Il mare, i monti, il cielo
non sanno contare gli anni
saggi come sono
restano lì fermi a meditare il tempo!
 
______________________
TANTI AUGURI  A TUTTI

Buon Natale

Semplicemente:

a tutti.

Il mio Natale

In questi giorni vorrei togliermi dal corpo
e lasciare l’anima
nella pace del mare della terra e del cielo
e poi giungere in ogni casa
e in ogni luogo dove
impotente ascolto sempre feroce il grido di dolore!
Il mio Natale è pensiero,
il mio Natale è digiuno,
il mio Natale è
l’abbraccio più grande dell’arco del mondo
per tutti quelli che non hanno più pensiero,
che non hanno più cibo
che non hanno nessuno da abbracciare!
 

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