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blog di Maria34

Come quel canto

 
Come quel canto Andaluso
Che strugge, nell’angolo d’ombra
Di un vicolo del Barrio della Cruz,
come quel canto
è la mia dolcezza nascosta
tanto profonda e oscura
che nessuno l’ha mai vista,
che nessuno ne ha mai sentito
profumi e intensità.
Come quel canto di passione
Così tenero e pacato
È il mio languore,
sconosciuto all’animo
vivace e buffoncello
che si diletta ai giochi
della vita e del cuore                                                     
come un piccolo acrobata
teso fra il bene e il male.
Vorrei sciogliermi in te,
bruno cantore,
dentro la luna.
                 Danila Corlando

 

 

Forse perchè

                                           Un'altra poetessa del mio corso : 
Forse perché il tempo
Scorre lento lungo
Le rotaie del destino
Io non distinguo
Il dolore dalla gioia,
ma vado incontro
al mio debole futuro
nell’effimera certezza
che tu ci sei, o amore,
per indicarmi col tuo sguardo
il sentiero lungo il quale
far correre le mie gambe stanche,
per andare là dove potrò
sconfiggere la noia mortale
e risentire insieme a te la gioia,
il dolore, l’amore.
Svegliare la mia amina spenta
e adagiarla fra le tue braccia
e lentamente correre,
senza più cadere,
nella calda tana,
dove l’inverno
non imbiancherà più il giardino
del mio cuore stanco.
 
                      Lucia Giongrandi
 
 

La delicata ebrezza della vita

Mi è caro pubblicare le poesie più meritevoli dei componenti il mio corso:

Il succo di una fragola
Fra labbra dischiuse,
Quel mio maglione giallo
Sotto i fanali opachi.
Un profumo di agrumi
Fra i tuoi capelli chiari:
La delicata ebrezza della vita.
 
Tu che guardi e sorridi,
io che intreccio perplessa
fili di giada e d’oro
senza dire parole.
Negli occhi l’aria fredda
di una sera d’inverno’
l’allegria trattenuta
nei miei passi decisi.
Una musica calda
che risveglia ricordi,
che rintocca vibrante
nel tuo cuore gentile:
La delicata ebrezza della vita.
 
Il respiro di un bimbo
che riposa innocente,
il mio cane festoso,
un rumore di porte,
io che trattengo un libro
poggiato sopra il petto
ora assorta svagata
già distante, sommersa
dal verde dei miei sogni:
la delicata ebrezza della vita.
 
E’ tutto questo amore che mi inonda
ed il tempo che voglio dilatare,
nell’infinita voglia di creare,
nell’inesausta sete di cammino,
nello stupore, nella meraviglia
di una piccola foglia trasparente
che si allarga nel sole,
dolcemente,
la delicata ebrezza della vita.
 
                          Danila Corlando
 

Un respiro

 
Facile e dolce come un respiro,
stare con te.
Come essere al mare
con l’aria tra i capelli
e il cuore sprofondato
nella sabbia dorata.
 
Quel sapore di festa.
di gioia e libertà,
denso di vita
pieno di limpidezze,
che ti sgorga dagli occhi.
 
E l’espressione forte
Di vivace stanchezza
Da ragazzo ribelle:
un volo di gabbiano
 
Immagini a colori
Quelle che trovo in te,
nel film dei tuoi pensieri;
te le regalo adesso,
prima che la memoria
le ributti nel nulla.
 
           Danila Corlando

Sullo scrivere...frammenti

Ieri al mio corso ho invitato i miei amici a scrivere un pensiero sulla scrittura ed è quanto mi ha inviato Rinaldo:
 
Sullo scrivere... frammenti
Volevo dirtelo, cara amica, che le parole sono passi... che compaiono o scompaiono come fogli sparsi nel vocabolario dell'anima.
Segni trasposti sulla carta, che prendono vita, staccandosi dall'inchiostro scuro, librando leggeri sopra la pagina. Sono sussurri, generati nella notte, brezza che scuote le foglie degli alberi; soldati immobili sotto la luna, mentre le stelle fanno l'occhiolino ai sassi sui bordi della strada; mentre la tua ombra si perde dissolvendosi nel sentiero che porta nella notte.
Parole, ancora segni che mappano il percorso dei pensieri, che invadono i tuoi trascorsi, che frammentano le tue lacrime... Tutti i tuoi ieri sfumati come nubi che si infrangono contro gli scogli della mente... spazzati via nel vortice del presente.
Sogni interrotti tra lenzuola stropicciate, tra respiri pacati, tra rumori ovattati.
Storie che tardano a venire, pallidi intrecci che si sfilacciano, che impazziscono lividi come maionese dal sapore agro.
C'è un vuoto, un eterno presente che ti stordisce, in attesa di eventi che non si manifestano, di trame che sfuggono e si nascondono frusciando nella tua mente.
Senti il rumore della loro presenza, ti accorgi che sono lì a pochi passi dai tuoi pensieri, mentre un muro invalicabile te le allontana, s'infrangono, e la marea spinge a riva i loro frammenti.

Vorrei sentirmi

 

Vorrei sentirmi cullare
da un fiore mosso dal vento
coprire di polline il mio corpo
stenderlo al sole aspettando
che venga sfiorato
dalle ali di una farfalla.
                 Lucia Giongrandi

Chat

Chat
mon chat doux
mon chat roux
tes yeux clairs
ton mystère
la nuit qui te vole
l’aube qui te rend
à ma main
cui te caresse.
Chat
mon chat
mon chat paresseux
mon chat patient
cui attends ton pain
dans la neige et le chaud
qui tout comprends
quand je te parle
te dis mes misères
et tu me repètes
avec ton ron-ron
ta patience
la patience de tes frères
de toutes les bêtes
qui ne demandent rien
parce qu’elles savent
elles savent bien
qu’à la fin
s’il y a quelque Dieu
pour elles
pour elles aussi
sera
la meilleur partie
du Paradis.
 
           Maria luisa Predon Agnisetta 

 

Traduzione: Leggi tutto »

Osservando le stelle

 
La mia strada si allarga
Verso la collina,
mentre il sole si accascia
molle,
fra nuvole di sangue.
 
La mia strada è deserta,
solo io vi cammino,
guardando all’insù.
Inciampo su piccoli sassi,
mi graffio un po’ il cuore
con spine sottili,
sospinta dall’aria.
 
La mia strada va avanti,
si vede dai monti.
Non finisce nel nulla di un prato fiorito,
non si schianta su un masso
che impedisce l’uscita.
 
La mia strada è lucente,
sotto i raggi lunari,
io cammino da sola,
osservando le stelle.
 
               Danila Corlando

Guarda le stelle

                Guarda le stelle
                Mia Musa
                Senti come fanno
                Silenzio
                Pensami
                Ti penso
 
                                 Renato Finotti

Sul cuscino

 

Sul cuscino spargo fiori di lavanda
Per profumare il nero dei miei dolori.
Annego nel sensuale glicine
La spirale dei miei desideri.
Respiro erba cedrina e timo
Per raccogliere forze
Ed affrontare il cammino.
Succhio lenta
Gocce di limone,
aspro come la realtà,
penetrante come la passione,
frizzante come l’alba marina.
Nei gusti e nelle essenze
La mia anima affranta
Si crogiola
Come un cucciolo al sole.
 
              Danila Corlando
 

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