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Preghiera

Blog foto: Barcellona (144) 

La mia preghiera
è fatta
di parole mute
di candele accese
di sguardi imploranti.
   
        Le mie mani vuote
        le mie labbra chiuse
        la mia nullità
        è tutta racchiusa
        nel desiderio
        di una serenità
        che non mi appartiene
        ma che desidero
        con tutto il mio esistere.
 
Aspetto inerte
passiva e consapevole
che è qualcosa
di inafferrabile
così come lo è
la certezza.
              Maria Dulbecco

Ho scritto il tuo nome

   Vi presento una poesia di Renato 

 

Ho scritto il tuo nome
sul muro del parco
dove ci sono i rosai
e ho dipinto
due cuori di rosso
e Cupido che scocca
la freccia d’Amore
vicino al tuo nome
ho scritto-Renato ti ama-
si tutto il mondo lo sappia
che sono pazzo d’amore.
Quando tu passi
non arrossire
sii forte sorridi
pensa ai miei baci
e le carezze d’Amore.
 
                     Renato Finotti

 

Il lago

DSC_0447Avigliana
       
Fantasie di ricordi
narrati dalla nonna.
L’acqua d’inverno
lambiva i gradini.
Il contrabbandiere
ingegnoso
con fantasiose
corde e carrucole
tirava sotto l’acqua
il caffè, le sigarette
e cos’altro ancora?
Il lago
in quel punto
era più stretto
e l’immaginazione
spazia
evocando storie
stimolanti
per la bimba
che non sa bene
neppure come possa
essere un lago.
              Maria Dulbecco

Ad un poeta

Come è mia consuetitudine vi presento Danila e una sua poesia 

 

Poeta, uomo di pace,
fanciullo occhi- ridenti.
 
Ti regalo la mia piccola voce,
gorgogliante d’erba,
tremante di paura, azzurra di pensieri
chè te ne cinga il capo,
bianco e solenne,
come di un gelsomino
              
                     Danila Corlando

Un momento difficile

Sono tanto stanca.
Non è quella stanchezza fisica che tonifica e predispone ad un sano riposo.
È una stanchezza morale. Il cervello si rifiuta di pensare e tende a voler dimenticare.
Devo, voglio difendere questa mente che è rimasto il mio unico bene.
Gli scaffali che cerco per depositarvi i miei pensieri e ritrovarli nel momento che li desidero, posso solo collocarli nel mio cervello e se esso non li vuole ricevere resto veramente senza più un posto tutto mio.
Perdere tutto, saper rinunciare a tutto, l’ho già fatto ma non posso rinunciare ai miei pensieri alternando chiarezza e vuoti, mi impressiona troppo, preferirei non più vivere.
Il mio unico e solo desiderio in questo momento è il bisogno di stabilità.
Di essere abbandonata da questa compagna di strada che, da qualche tempo, affianca la mia esistenza e che si chiama PROVVISORIETA’.
Vorrei non provare più quella sensazione di provvisorio che non mi permette di dare un ordine alle mie cose come pure ai miei pensieri.
Camminiamo insieme come due compagni inseparabili che non si amano ma convivono e la mancanza di coraggio di queste due esistenze fa si che non riescono a staccarsi.
Sento come se a questa provvisorietà mi ci fossi affezionata tanto da non riuscire a starne lontana.
Ma ora veramente comincio a provare disagio, stanchezza, desiderio di essere abbandonata dall’incertezza del poter vivere.
Questo abbandono richiede uno sforzo di volontà che più non posseggo. Sarà quindi duro, sofferto ma necessario per alfine riunire le mie idee, i miei ricordi.
Poterli collocare in un posto tranquillo, sicuro, non più soggetti a spostamenti e riordinarli in nitidi scaffali, evidenziati tutti a me di fronte per poter attingere da loro e con sicurezza ritrovarli là dove li appoggio. Leggi tutto »

Il poeta

Il poeta si ama
il poeta si ascolta.
Assorbono i suoi pensieri
le rime e le assonanze
scaturite da sensazioni
irripetibili
ed in loro il suo spirito
si appaga.
Si avvolge in esse
li recita a se stesso
ne gode in prima persona
come un innamorato
della persona amata.
Agli altri porge
pago di un’attenzione
che non chiede
ma avverte se
esiste.
               Maria Dulbecco

Un sorriso

 

        Un fiore 
        una stella
        un sorriso.
        A rallegrarci
        basta un colore
        un raggio di sole
        che accende
        due pupille fisse
        che ti comunicano
        comprensione
        complicità
        amore.
                 Maria  Dulbecco

 

Pensieri

Non trovo mai la penna
                        Al momento giusto
Non trovo mai la parola
                        Al momento giusto
Non trovo mai la mano tesa
                        Al momento giusto.
 
E quando trovo la penna
                         Non ho più parole
E quando trovo le parole
                         Non ho più chi ascolta
E quando trovo la mano tesa
                         Non desidero più ricevere!
 
                             Maria Dulbecco

IL MARE

Il mare, mi accarezza
le guance
mi accoglie
mi avvolge
mi solleva
mi rincuora
mi libera
mi isola
mi tiene compagnia
mi parla
mi ascolta
mi fa le sue confidenze
ascoltando le mie
 
                           Maria Dulbecco

LA VITA

Una leggera folata di vento
che accarezza lieve il viso
e fugge via
senza dare il tempo di godere
il profumo dei fiori
che reca con sé
dai lontani giardini della felicità.

Lucia Giongrandi

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