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Senza carne

Come promesso, dopo aver cestinato tanta e tanta carta... la semplicità, il minimalismo e l'essenziale. Ma anche l'impatto delle forme e ciò che esse evocano hanno avuto la meglio. Privazione della carne
liberarsi della pesantezza di un'umanità costretta
e librarsi, sciogliersi nell'aria, fondersi con essa.
Lì non servono né armi, né difese credo... sei te soltanto, leggero. Il cielo sopra di te, le meraviglie del mondo sotto e
Un mare di emozioni dentro a ricordarti che vivi. Semplicemente voli davvero.

Vengo da me

Del resto vivo di me.E il contorno non è che brilli di gioia.E poi, che ne sai se già non mi illumini di immenso...? Di vento accartocciata e di lama fesa non sono un salume, eh.Nè briciole lascio al mio cammino. Mi invento storie, ci sbatto l'anima, e poi inciprio il naso...queste polveri mi faranno venire una rinite!Buagh...
Ma che ne so io di un campo di grano, so a malapena contare i vagabondi fiori del mio cortile(a chiamarlo giardino non porgerei reverenza alle regge).Uno due tre..dieci cento passi. Passa e troneggia questa stranezza di vagar controvento. Com'è che mi stai dietro? Forse mi vuoi fare lo sgambetto.Ah coso! Non vedi che galleggio? Cose da capogiro...
Ritenta e. sarai più fortunato!

Come fai?

Non premia l'inasprirsi di parola, come il controllo della voce.
Mentre Io sciolgo e coloro i miei gesti e le mie grida
TU
difendi quel tuo luogo primigino
quel cuscino imbrattato di sfoglie di pizzo,
ma come fai a rimbalzare in piedi senza cadere?
Non senti un'eradicazione della voglia
una lenta di mano con tanto di marchio a fuoco
come una firma con scritto:-You've been raded-
e suvvia, prossimo imbroglio, gente da cambiare!
Vieni incinto di caldi abbracci deviati dall'incostanza
tua definizione di vita nell'ombra di luci sparse
fu la rimanenza di un bacio da polvere estratto
Non sai che divertimento quel tuo gioco a rincorrere
il premio di una notte sparso fra le carni gentili...
Di certo so che nulla puoi sentire con le braccia dell'anima,
ciò che si prende dalla culla di quattro mani,
ciò che ti fa percepire un vita che batte
anche solo avvicinandoti allo stomaco...
Chissà se mai rimpiangerai il dono che avevo preservato per Te...
non hai voluto il mio scrigno di desideri, la forza che mi spingeva da Te
e ora non sai che fartene di quelle labbra lasciate fin troppo a esiccare.
 

Pronta a risalire

Mani dal cielo efelidi di speranza
costumi di nuvole che avvolgono la stanza...
 
Come altalena di sogni mi trascini, Mondo
nell'andirivieni di pensieri e aromi di parole
Di ramo divelto son le rose che mi accingo a cogliere
sedendomi sul lastrico di percorsi impervi.
 
Con l'ombrello nascondo le angosce
e paro le lacrime di un cielo grigio.
Ho la giacca intinta nell'acqua
e capelli spessi da baciare,ma
nell'ombra vedo le mie gambe lunghe
 che possono ancora camminare.
Ho ancora i muscoli allenati
e salti da gazzella...
Aspettami vita! Son pronta
a rincorrerti tra gli ostacoli del cuore.
 

Dove

I see your eyes
nel volto di una coltre

I'm walking
una disperata follia seguirti
in questi spazi bui

You make me blind
non mi appartiene ciò che non c'è,
sento la voglia salire.

Un pò di sapore sulle labbra
cade sull'ultimo abbraccio tuo
Questa stretta a circuire il petto
mi avverte della tua presenza.

I must be right
left it all behind
There's no way
to remain sane.
Only a goodbye
to the dusty rain
A pray can hang me
to the sun beyond.
 

Finisce il giorno

Un pensiero scoppia sulle labbra
eco delle corde del cuore
come s'espande una nuvola
che all'imbrunire si nasconde nel buio
di una notte serena e
nella luna tesa a ricoprire il suo volto.
Finita la tempesta tutto tace
tutto si concede al riposo
e anche te, musica dell'anima
doni del tuo esile canto
l'esiguo silenzio di una notte

Pensiero musicale

Una vibrazione che sempre mi salva...
la mia musica che vibra e pizzica la pelle sollevandola con un brivido.E cosi vorrei innamorarmi...
Sarebbe come accogliere dentro di me qualcosa di nuovo.Una filo invisibile che prenda origine da lontano,oltre i miei spazi comuni,da località sconosciute e che riesca lostesso a raggiungermi.Lascerei che quella melodia lenta pizzichi le mie emozioni più nascoste e pian piano risolga fra le punte delle  mie labbra.Ne farei canzone,colonna sonora della vita di due anime destinate a sposarsi.Sarebbe come vivere  per la prima volta.Sarebbe come amare per la prima volta...
Sento già che una nota si perpetua nella mente,suona in me quasi familiare...come se qualcuno me l'avesse già cantata.Un angelo?Un salvatore?...
Questa nota che pian piano si fà sempre più chiara mi culla come quando ascolto la  musica più cara.E' un regalo che non è fatto di immagini,nè di carne,ma ha la forza di attraversare spazi e catapultarti dentro la tua emozione,in quel mondo fatto di solletico brividi palpiti...
Ti senti al sicuro,senti che nessuno può farti del male come se una calda coperta fosse sufficiente a difenderti dalle minacce di una realtà impastata di minacce e violenza.

Il mare

Quando il vento delizioso
solleva nel silenzio caldo
l'impetuoso senso
sciaborda uncinetti di emozioni.

E a ricami di lenzuola
il giorno procede
teso a ricoprire
quest'oceano sospeso
in disegni ammalianti...
di giallo bagliore
e di dispetto lunare

i lapilli smarriti 
rapiti dal tepore
come fa il vento.
il cuore tace...

Svaniscono le pupille tese
al battito di ciglia accese.

Estranei i corpi riempiono la riva
e intanto gli occhi inseguono le scie degli aquiloni
come anime vaganti nel cielo terso.

Come poggi l'occhio 
su quella spuma aranciata all'orizzonte
la tenerezza veste quel pensiero
e l’occhio un po’ si bagna...

Quando lo sguardo piomba
in un dolce sogno 
almeno per quell’ istante
tutto il resto scorda
e, il vento come si fa
il Tutto tace.

Cedono i passi

Distante
stracolmi pensieri
riturbano troni
di affanni vespri
e toni disperi.
Lontano
voci ricolmi
e sfratti di ceri
manuali dicotomie
leggi disperse
Poggiando
anfratti discese
gireno le ròte
per sempre vòte
ci soffi di gioia
e aspergi speranza
Ansimi in risalita
Allacci alle scarpe
questa folle fatica
di legare cuori
e vinci speranze
nell'atroce agonia
di una folle fatica

Di Te

Sei Te il tuo racconto di storia...

lo leggo tra le punte del viso,dietro crine di un sorriso.
Il tuo corpo racconta...
disperse illusioni,percezioni stridenti.

Ti affacci a un pozzo di immagini confuse
che raffiorano corde di emozioni strozzate in gola.
Invochi il silenzio...
una flebile stanza di tesori cari dispersi fra i ricordi
che si sciolgono come luce nell'ombra avvolgente
dilatando i tuoi spazi e i tuoi respiri.
Com'è dolce assaporare la nenia dei tuoi discorsi
dalla leggera brezza primaverile cullati.
Parli delle stelle dei sogni appesi alla luna
tua sincera amica lassù a intonar notti danzanti
al ritmo di sensi sconosciuti.
Dilati le braccia nell'intorno agguantando i profumi,
ti discosti dai rumori della città e di chi non ti sa capire.
Malinconica creatura in cerca di pace e serene melodie,

non disperare!Sentirai il tuo canto giungere là dove ancora non riesci a volgere.
Oltre le tue perlacee pupille si accendono le fiamme di desideri
che ti sembrano troppo lontani ora,ma senti? Ne sfiori il calore.
Vedi,le immagini che meglio riconosciamo sono quelle il lontananza...

l'orizzonte ti nasconde paesaggi impercettibili al tatto
ma ascoltando il rumore delle maree la loro incostanza

abbracciando l' andirivieni di onde superbe 
coglierai meglio lo scrosciarsi delle acque seriche
che poggiano sulle rive del tuo cuore.

Vedrai, finalmente custodirai teneri gesti nelle carezze di una mano sincera
riconoscerai l'alba di un giorno felice

e sarai li,di fronte quell'immenso azzurro

a cantar il tuo grido al Mondo,

il tuo grido di incantevole allegrezza...

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