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blog di Marika

Confusa

Vederti leggerti sfiorarti
come scoprire un mondo nuovo
fatto di colori e sfumature
calde e leggere
che  indossano le ali
e sfuggono in alto
come aquiloni danzanti
fatti di ombre e figure
a colorare il cielo.
Scoprirti spogliarti sentirti
come petali di un fiore sbocciato
nato quasi per benedizione della terra
... qui un canto leggero e inesistente
a bandire la tempesta.
Mi adagio nuda
sulla coltre della tua pelle
e come nastri scendono i baci
riempiono i miei piedi scalzi
che affondano quasi a soffocare
un corpo libero strappato dalle catene
La  sola anima è lasciata a respirare
l' odore della brezza trasparente
che muove dai tuoi pensieri

Sono solo una stupida

Voce che riga il sogno di reale
mi ha ridato il respiro l ' altra sera
e la mia risposta colma dei vuoti
me lo ha risoffiato via...
perchè non faccio altro che
accostare il mio dolore
all' anima  rendendola pesante
perchè comincio a pensare che
l' amore non fa per me...
che i miei sogni son fin troppi
e troppo lontani
perchè il cielo e le stelle
possano raggiungerli
Giunta a preghiere
tento di ravvivare la fiamma
il desiderio e il coraggio
per lottare,
ma un soffio crudele
la spegne e
faccio sempre più fatica
a sentire il calore
A volte vorrei dormire
e spegnermi per un pò
per non pensare e stare qui
ad ansimare ...
perchè sono un' illusa
che difende il suo sogno
e se ne frega del conformismo
vado avanti a braccetto
delle mie sensazioni
nella speranza che non mi tradiscano
Vorrei che tuttò ciò,
quello che provo per te
quel chiarore di speranza
che mi dà leggerezza
per raggiungerti
e accarezzarti col pensiero...
non mi abbandoni
Vorrei sapere se 
camminare sull' acqua
verso gli orizzonti speziati
o se rubare al cielo
l' Immensità
sia possibile
con Te...
che già da lontano...
mi rendi Incredibile!

Litanie nel tempo

Scordata...una corda spezzata,recisa e una chitarra rauca che sprigiona il suo verso stridente e l' aria ad attutire la melodia.Non sono una musicista,un' abile strumentista,ma accordo continuamente i fili del mio strumento che tutte le mie voci racchiude e conserva nella cassa del petto.Le parole non bastano a rendere i miei sogni eterni,a cesellarli come perle virginee e la paura della contaminazione è tanta...una musica dolce,o anche,perche no,violenta reinventa e solca gli spazi...e culla i miei desideri nell' impalpabile senso delle cose.L' intorno si fa di pane e poi anche acqua...scivolano le mie speranze cavalcandone le onde e abbandonando piccole briciole che si sciolgono nel mio viaggio.Sono le rimanenza dei giorni a sprofondare negli abissi e a consumare la stazza delle mie illusioni...ogni alba perdona il logoramento e mi chiude nello scudo del coraggio;con il fare di una pupazza in preda alla follia estraggo la mia spada per schivare altre ferite..il tempo è mio nemico e schiera altri tramonti e albe volge alla resa.Non finisce qui il gioco...sento il sangue che muta direzione nelle vene e sale nel mio cuore a cucire il dolore.Quello che sento  e che provo è ciò che più mi sfugge...un sole che da lontano mi carezza ,ma che forte scalda il cuore.Non so quanto dista,i miei sensi non ne conoscono la misura e inutile sarebbe contare i passi ...
Non sono qui con me ..le  emozioni mi confondono la pelle,quasi impercettibile l' odore.Una cosa sola c' è,una domanda che pulsa nelle tempie..un segreto da svelare .Io e le mie notti perenni ancora,qui con me nel sonno...

Da te prendo

...è da te che prendo una carezza e la stringo in un pugno. Vorrei serrarti qui,fra le dita e restituirti nella libertà schivata nel vento...prendi parte dell' aria,sali nel cielo e io sollevo gli occhi ,li poso sulle nuvole.Posandomi sul tappeto bianco di ovatta prendo parte di te che mi sollevi fin le code dell' universo..

Già...un falco a metà è la tua canzone. Azzeri le altezze di questa terra bruciata dalle ferite e dentro il tuo stomaco respiri la pioggia, i raggi del sole che prendi dall'alba e restituisci al tramonto. Diventi gabbiano e spruzzi il sale all' acqua che riempie le pupille.Sei un Amore quando taci..e  cosi muti pelle e direzione. Biscia silenziosa, ma no fai male.. Leggi tutto »

Non può finire

Non lasciarmi traboccare
dalla voglia di annaspare
nel tappeto della tua tenerezza
non posso ancora contenere
il vispo pensiero delle notti
nostre compagne di passioni
indimenticabili emozioni
che non possono sbiadirsi
in dimenticanze di sorrisi
e sguardi affamati tra noi
che ci cerchiamo e ci sfumiamo
tra la gente ignara che forse
ancora saremo li a sfiorarci
mentre tutto scorre e lascia
spazi istanti di attimi
cosparsi di rose e rosse
labbra accostante da un bacio

 

Ad occhi chiusi

Ho gli occhi impastati di fango
che scende nelle vene
e soffoca i miei sorrisi
ansante risale il corpo
e la pelle brucia di dolore
Gente avvolta nel cuore
che lento recide le dita
che contenevo in calici
delle mani vellutate
di sogni e speranze
rimaste solide illusioni
che ciò possa accadere
e di nuovo tuffarmi
nell ' inferno di fuoco
che disperde le fiamme
dell' anima e  chiede
di sognare e rimanere
sospesa nel petto
per non cadere più
ma sorretta dalle ali
che una mano amica
invola per vagare
nel paradiso di
vite pacifiche
che sgambettano
nei miei sogni

 

Come grigio

Ma quanto ti sento
in un respiro che
sgorga dai polmoni
ti sento e risuoni
negli spazi invisibili
che porto dentro 
e che vedo sotto
un velo d' acqua
e la musica che sento
scivola in superficie
giuzzando in vortici
inganni luminosi
del sole che spezza
e infrange l' azzurro
il riflesso d' un torrente
si esaurisce in un
suono distratto
e mi giro verso la distesa
di verde grezzo
di fila d' onde che
si prestano al vento
e lo portano lontano
troppo dalla vista
e si sfrangia dietro
le mie ciglia che
ferite sciolgono
gli occhi e piango
emozioni dal tutto
specchio del Mio
anima gemella dell' Io
che anima dentro...

 

Sensation

Nuovo lo sguardo mi porta felina a graffiarti le labbra
brivido da ferita espanso nel rito dell'assenza di te

Spinta nel dolore

Ti ho regalato un fiore
e l' hai spezzato
uno sguardo
e l hai voltato
sprezzante
 
Cosa hai fatto?
Un taglio di direzione
un fiume hai fermato
le sue acque vaganti
e il percorso  falciato
non un volgersi
alla fine
nè un prendersi
all 'origine
 onde caute
che resistenti
si prendevano
a partecipazione
Ti ho regalato
il cuore del mio petto
il fondo della mia sete

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inesplorazioni sorprendenti

Non invidio le distese di posti lontani
quasi irraggiungibili
mi accorgo  anche se siedo
in perfetta stasi
di assonanti perfezioni
e  sono già altrove
a sfiorare e punteggiare
manti perlacei colorati
di petali curiosi
nel cogliere la luce
che come febbre avanza
si fa lenta nell'altrove
a misura di cieli immensi
e nuvole sparse.
La rametta di erba secca
cerca ingannevole
di sradicare l'incanto,
ma una gemma dischiude,
è li a testimoniare Leggi tutto »

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