blog di Nievdinessuno

La nitida pioggia
divide per metà tutto,
 
da dove guardavo
pensavo non fosse altro che in me
nella sera, nelle cose

Lastre di vetro colorano
rosso rampante la sera
coagulata con l’asfalto
di muscoli presi in affitto dal fato
e rimessi in cammino come automi

Spogliai parole sulla tua pelle
col senso più puro al palpito
giocattolaio di salive intrecciate
sull’orma di lingue

Ho disposto pareti
affinché i capelli possano
arrivare al senso di gravità
e dipingersi attraverso luci
adombrate sul tuo addome

Qui, a disegnare maree
col primeggiar le onde
di poetici sospiri
compongono ideogrammi
ammaestrati da una penna
al di là di pareti

Tracce esposte
sono nitida visione
del nudo che regna
sul grandangolo
da qui
spogliatoio di mille giarrettiere
pattugliato

 
La memoria al tatto
divide
ogni sangue per tipo
dal resto del corpo
ne applaude
la tintura che splende,
ne fa un senso