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blog di 'O Malament

Tu Rodi

Tu Rodi eri così vicina

che dalle vene colò contemporanea l'intima morte

della profezia.

 

Ti chiamavo

Ti chiamavo acciughina, con questo intendendo
Che ti vedevo magra come il pesce azzurro
Di cui il nome
 

Insalivando in pasto

Ai miei occhi allora, generati negli spasmi
ancora pavidi, fluirono forme epispastiche
cataloghi di memoria si avvincevano
in fame d'amore assoluto

Big Jim finisci la tua cotoletta

Quarant’anni, poco meno
Sono i suoi petali di rosa
A girare
Avendo presente il rosso
L’arancione, il giallo
Degli Ibiscus

Esse dormono accanto

Eppure tace.
La quiete.
Da lontano parte un bacio:
ascolta la nuca
il presente come vuole la bocca,
inebria i martirii?

Perché tu mi veda, e mi senta

Mi muovo sulle fronde
perché tu mi veda, e mi senta
perché mi doni il senso della frescura
di cui i boschi inondano la pioggia caduta

Balzi blu

Cosa sono gli occhi?
Cosa gli altri organi?
Immagino se fossi muto
e cieco e sordo: sinapsi, assenze
come spiccherei balzi blu nella notte

Be', è capitato

E chi lo saprebbe dire, come ho fatto
com’è successo
correvo, sempre, oddio proprio correre

Giuro

Giuro
è stato un giorno come un altro
l'acqua scorreva nei cieli
ma una goccia, una goccia

L'Albero

Non avrebbe voluto.

Non c'era nato: alberi dissolti.

Rifugiarsi in un cespuglio

o sottoterra.

 

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