blog di sapone g.

l'ho imparato dai suoi occhi
quando ridono di soli,
dall'ago di ginepro
che punge fino in fondo
o dall'attimo che rotola

non ho mai guardato al di là degli occhi

ma spesso

ne ho avvertito l'ombra

-nel rumore del mare

come un ramo d’ottobre

seduto sulle foglie,

avvolta in tulle

aspettava di volare

 

ma a capo chino

ed io cerco

come lolla d'estate

una zolla di terra

tra le pieghe di un sasso

l'impronta del giorno

Il diverso sputato
é una pietra sul viso
che rimbalza macigno
su ali di gesso

 

dai un nome a nessuno

solo le pietre
hanno sempre lo stesso sguardo

 

il sapore di un addio
la forma del pugno
smussature di uno schiaffo

anche se il tempo ti stropiccerà

a disegnare tratti
e il letto ti starà stretto

dalla vita in su

 

non ho nulla contro dio
come ad un ronzio

 

solo un dubbio

-su terrra vigliacca-
dissemina il rispetto

scritti vecchi , ma purtroppo sempre attuali: