blog di selly

 

 

 

non teme i gradini
-perlomeno quelli alti un tot-
perché sono ponti alle distanze,
appoggi, ringhiere

 

 

la memoria è tutta qui
inchiodata in una passeggiata senza piedi
e nel via vai dei colori sui capelli

 

 

ecco l'esser lingua!
al tocco appena sul palato
non è più distanza,
nemmeno isola fra un pugno di idee

hai rapito il mio sguardo
con uno sbuffo sulla barba e un soffio_verso il cielo;
mi basta il vento caldo, lo sai che giro

 

di questo campo, guardo soltanto la pioggia dorata
il seme condotto dal vento
e il respiro di un cielo portato alle labbra

 

 

 
in un cielo madreperla, nell'eco della neve 
quando anche le radici sussurrano, 

 

ci sono giorni di lana in cui la voce resta bassa
(come per le confidenze)
imperlata di nodi e noccioli d'acqua

 

 

 

è lievito
il morbido labbro,
lembo al ginepro che mesce
aroma espanso al verbo