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blog di Vanessa Solimando

Davvero mi seguirai?

Dovresti cercarmi ancora
come prima del nostro incontro
e tentare di conoscere
quel groviglio di corde e bitume
che spesso sono.
Se l'impressione fosse quella
di aver tirato a lucido ogni cosa
d'aver scalzato lo sporco e il marcio
davvero avremmo un grosso problema
io e te sulle spalle.

Deportati

Erano occhi
che guardavano il mondo,
spesso stanchi per
gli stupori negati,
frammenti di un'esistenza
colposamente vissuta.

Ed erano mani che amavano,
clandestine in un inverno senza sole.
Lavoravano, giocavano,
creavano a volte nuovo spazio
e nuovi tempi da assaggiare.

Tic tac...

Ore, a voi chiedo
se mi avete rubato qualcosa
perchè così sembra a me
che vi guardo passare
e fermarvi non so
o non oso.
A voi che giocate col mio corpo
e ve la ridete dei miei sforzi
domando una tregua
seppur minima
per raccattare una palla lanciata
oltre il muro degli eventi.

Giusto quel poco

E' la fame
e intanto assaggio il tuo veleno
velato com'è di zucchero fine
giusto quel poco
per una morte misurata.
Di vita e d'amore
m'intossico piano
sopravvivo ai rovesci
con la tenacia dei batteri.
Assurda mi trovo
giusto quel poco
per vestirmi di niente
e farmi di te.

L'attimo impotente

Quando cammino per un po'
disegnandomi un orizzonte
una qualche meta

L'urlo dei giorni

Perdonatemi giorni cari
se ancora indugio
a perdervi tra le mura,
a lasciarvi morire

Serenamente folle

A fare i conti con la nostalgia
di tempi e spazi non vissuti ancora,

Mi sospendo

Sull'orlo di un barlume
in equilibrio covo amore
quasi fosse un uovo
primordiale e un poco andato.
Al di sopra mi rimane
lo spicchio inflazionato di cielo
e pare una statistica di stelle
quel richiamo folle degli occhi.
Sotto ai piedi mi sorprendo
di trovare un velo di fumo
e in esso mi sospendo.

Solo un po' di terra

E' una manciata di terra
in impasto d'acqua e farine.
La stessa terra che nutre i vivi
e  dai morti rivive
mi concede talvolta un passo

Bugiarda è la vita

Più mi meraviglio
di quei blocchi improvvisi
della mente mia
quando gli occhi vagano all'intorno
e fermarsi non sanno.
A me pare di non capire
e vedere quel che è fermo ruotare
poi una voce, un passero, un suono
ogni cosa torna all'ordine.
A me pare d'esser salva allora
ma il vero è altrove
così come bugiarda è la vita.

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