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Poesia

Tra le fronde

Cerco un rifugio
tra le fronde leggere
del vecchio salice
che nessuno mi veda
dove aspettare il tuo ritorno
mi accovaccio

Concerto mimato

 
Fragile
minuscolo bisbiglio
di ramaci bacche
in un inedito crepitare

Una proposta ragionevole

 
Ho fatto una proposta
al Sommo Direttore

Ero poesia

Ero poesia
quando mi camminavi dentro
quando mi cantavi la voce
con parole eterne

Sonagli di conchiglie

Alle volte, come oggi, dritto dritto
il vento apre la finestra a griglie
e fa tintinnare le conchiglie e biglie
che ho appeso alla trave del soffitto.

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Significante affinità

 
Insistente
si posa
nel mio segreto

Patio andaluso / Patio andaluz

L’ombra che ci avvolge
languore di bacio turco
fra antichi dei che guardano
notte di gitana litania
umori che si fondono

Se..(sogni a "gratis", non costa nulla sognare)

Se i mari scalassero le montagne,
e i fiori passeggiassero sulle nevi,
e le stelle scendessero a valle,..
se le stagioni fossero cinque,

Cose Così [di foglie piccole disseminanti]

Dovessimo trovare il motivo
saremmo a perderci in parole
ancora non potremmo dire quanto
ci renda il desiderio di luce
fitto un bosco di ramaglie

Rage et impuissance

Rose di carta igienica strozzo
nel torchio delle mie mani adunche.
Cavo gli occhi elastici di una pupazzola
e le sue flaccide braccia di lattice.
Voglio il solito latte di renna per lavarmi i piedi
e ammorbidirmi i peli e i calli della carne.
 
Ogni specchio mi impone di guardarmi.
E a sé mi trascina col fiato contrario.
Cocciuto mi clona, mi duplica e tutto mi rinfaccia.
Ma frantumarlo sarebbe moltiplicarmi.
Così d’impulso in faccia gli sputo.
Poi il meno peggio m’incoraggia
al pensiero d’un male peggiore:
lo spregio di guardarmi e non vedermi!
Riprenderò a parlarmi allo specchio nudo.
Davanti ai miei occhi che mi guardano
come sorrisi senza volti.
Devo migliorare l’immagine di me a me stesso!
 
Col rasoio faccio a spicchi un limone
(come uno di quelli nello shampoo).
C’è come un telefono che mi squilla
a intervalli nella coscienza
e intenti e intenzioni m’interrompe.
Poi mi faccio cattedrale gotica
e fiero mi slancio
con la mia selva di pugnali appuntiti
puntati contro il cielo.
 
 

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