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Fare L'Amore E Poi Ancora

Fare l'amore e poi ancora
fare di nuovo all'amore
e poi parlare e scherzare,
baciare, toccarsi e dormire.

Le ore volano lievi,
i giorni dan spazio alle notti
e l'amore riempie ogni istante
di questi ragazzi che il dio
ha riunito di nuovo quassù.

I corpi sono fusi del tutto
in un'anima sola e sognante
ed è ormai così vano tentare
di capire quale sia quale amante.

Poi con pianti mischiati di baci
lentamente inizia il distacco,
ma quei fili più forti di tutto
li hanno resi per sempre legati.

      loripanni

Io e il mare

Mare impetuoso travolgente
come i miei sensi
al pensiero di te
Spume bianche s’infrangono
su scogli inermi
spruzzi salmastri
m’imperlano il viso.
Mi manchi
Stringimi a te riscaldami
prendi questo sale dalla mia pelle
coi tuoi baci
calma la mia voglia smaniosa
sazia la mia sete
col nettare del tuo fiore.
M’inebria la salsedine
il salmastro mi esalta
il ricordo di te
alle onde sussurro struggente
il tuo nome.

Lentamente

Ti assaggio con gli occhi
prima che il contatto col tuo corpo
cancelli volontà e ragione,
prima che i nostri sensi
siano uno solo.
Poi mi unirò a te
ma solo lentamente,
perché la passione cerca una meta
a me invece piace trattenerti
in una infinità senza respiro.

Franco

La calciatrice (Vibeke's contest - Il tocco di una dea)

L’annata calcistica volgeva verso la metà del suo corso, e dai risultati conseguiti poteva già evincersi che per il Fredrikstad FK quella sarebbe stata una stagione di transizione, sia per la sezione maschile, sia per quella femminile.  Le ristrettezze economiche in cui versava la società, ed alcuni cambi in corsa in seno ai suoi quadri dirigenti, avevano destabilizzato le rispettive squadre, creando un clima di tensione latente all’interno degli spogliatoi, tensione acuita dalla mancanza di risultati sul terreno di gioco.

Noi della femminile oscillavamo da inizio campionato fra un anonimo ottavo posto ed un ancor più scialbo decimo posto, e sussistevano tutti i presupposti per preconizzare un simile piazzamento al termine del torneo.

Mi recavo agli allenamenti sempre più controvoglia. Avevo già incassato troppi gol nelle partite ufficiali, e nei nostri schemi difensivi si creavano puntualmente delle falle che non riuscivamo a tappare. Leggi tutto »

Sfiorami

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Amore sfiorato.
Attesa di te...ESTASI
In un corpo che struggendosi
ti attende.
 
 
Orofiorentino

Le libertine di Oslo (Vibeke's contest - Il tocco di una dea)

 

Tutte le principali città della Norvegia hanno almeno un festival metal all’anno di proporzioni medio-grosse. In effetti, la Scandinavia intera potrebbe essere la patria del metal, se non avesse una popolazione così limitata numericamente. Per consolarci, abbiamo un sottogenere esclusivamente dedicato a noi, il viking metal. Del quale, manco a dirlo, sono una fan sfegatata.

Solo ad Oslo, però, si può trovare una serata a cadenza regolare che riunisca tutte le perversioni del genere umano. Una serata nella quale il dolore inferto si mescoli allo sfreno più selvaggio, una serata nella quale i crepitii di corpi che si donano vicendevolmente orgasmi vengano sopraffatti e soggiogati dagli impervi tumulti di bassi, casse e batterie, una serata nella quale le maschere ed i costumi della carne mettano incessantemente in scena la finzione dell’animo umano, una serata nella quale le voci delle proprie divinità musicali avallino e sublimino l’amore fra due ed il fare all’amore fra molteplici.

La chiamano unione delle culture underground. Il fatto è che per unire culture underground, sarebbe d’uopo che ciascuna di esse anelasse all’unione con le altre. Cosa che, puntualmente, non avviene.

Era da parecchi mesi che non c’andavo. Non per mia volontà. A causa delle circostanze della vita. Leggi tutto »

Risveglio notturno

 

I miei occhi si schiudono
nella notte
mi sveglia il pensiero di te
e ti vedo entrare nella mia stanza
buia
e nel mio letto
Ti accosti alla mia pelle
calda
e mi cerchi con le gambe
con le mani
con le labbra
Tutto di te mi dice che m’ami
labbra ardenti avide
su ogni parte di me
ed è amore
Amore dolce
parole sussurrate
tra una carezza e un bacio
amore fremente
tra un sospiro e un gemito
amore appassionato
carezze sempre più impazienti
fremiti più eccitati accesi
e siamo noi
amanti come una volta
tra le languide stelle.

Intimo

Ti donerò qualcosa di mio
di intimo
col profumo della mia pelle
e della mia rosa
di pizzo nero trasparente
elegante
ti farà sognare
quando la prenderai tra le mani
e sentirai quell’odore
inconfondibile inebriante
così come è rimasto nel tuo ricordo
e con gli occhi chiusi
mi avrai ancora
tra le braccia sulla pelle
e mi amerai
con l’ardore di quella notte
col calore che da sempre sognavi.

L'appuntamento

Sono arrivato sul posto, almeno un'ora prima. Irrequieto dal giorno precedente, quando ci siamo dati l'appuntamento. E' una giornata, ventosa di libeccio, pare, qui sul lungomare. Non c'è quasi nessuno, forse non è l'ora. Guardo alternativamente le direzioni del viale, non so da che parte arriverà, poi.... Una figura femminile. Non so davvero chi sia lei, come sarà e questo sembiante leggero che s'avanza, potrebbe .... Elegante, semplicemente: una giacca a vento scura col bavero alzato per via del vento, una gonna di chachemere color verde salvia, calze di seta fumè, scarpe nere con tacco alto. Ha un'aria volutamente indifferente ma guarda sicuramente verso me. Sorride da lontano, seppur non è quella della fotografia, è lei. Vorrei mettermi a correre ad abbracciarla, invece ci avviciniamo e recitiamo un approccio assolutamente normale, casuale, con tanto di sorpresa per l'occasione. Mi tremano le mani e la voce, con assoluta felicità, registro la sua emozione ed imbarazzo, dolcissimamente dissimulato dal sorriso. Ha due occhi verdegrigiotopazio, infiniti, e la figura deliziosa, formosa, ora che mi è vicina. Ci stringiamo la mano, io spero di tenerla un anno, e azzardiamo un timido formale reciproco bacio di saluto sulle guance. Non escono le parole, balbettii sul tempo, la salute, l'ora e il traffico, mentre iniziamo a passeggiare. La urto di continuo nel camminare, voglio "sentirla", voglio verificare se lei che è qui, ha gli attributi di quella virtuale, quella che sogno. Ci sfioriamo la mano e ce la stringiamo un attimo per subito lasciarla e guardarsi attorno. Senz'altro porre in mezzo, sempre sottovoce parlando di quanto e cosa ci siamo detti al tempo, mi guida verso il vialetto che conduce ad uno stabilimento balneare palesemente chiuso, fuori stagione. Leggi tutto »

Che fare

che fare se
non mi posso impedire
di pensare a labbra
che stringono petali di rosa
e bocca che affonda
nel calice e assapora
il nettare dorato che ci trova.
al velluto di seta glabra
palpabile suadente coprente
il giardino di delizie
ch'è aperto sempre senza riserve
alle mie nuove brame.
se perdo contezza del tempo
che scorre 'sì velocemente
quando l'aroma del bosco
misterioso e fervido
vellica le mie nari
e carezze piumate
si spargono su me
per darmi felicità
continuamente.

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