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Favole e Fiabe

Dislessina, la principessa con le calosce di legno di tek- favola collettiva

Chist è storia. 'A fav'allà, della Giumenta verde, di sua madre Jovanka la Regina, di Dislessina e tutto il cucuzzaro.
 
***
 
C'era una volta Dislessina, una brutta principessa con due occhiaie così e la faccia da carlino. A differenza di tutte le principesse Dislessina era racchia, ed aveva in bocca delle gallerie, causate da un aspro conflitto tra i suoi denti,  così aspro, da far pensare ad un incidente di petardo scoppiatole in bocca.
 Era la moglie del principe tedesco più famoso al mondo: Alzheimer von FarmVille, col quale viveva in una fattoria nella val d' Histoire d'O, fra oriundi e gerundi, i consorti, passavano il tempo a  mungere mucche, piantare carote e scrivere poesie.

Al mare dopo la tempesta

SPIAGGIA
Al mare sognavi
bagnata sapida venere
infuocati i raggi scurivano
la tua pelle
nel cuore il ricordo
trafitto delle feste
oscurate dal male
i crociati spuntavano
tra le dune sortivano urla
scorticavano le mani
stracciavano le vesti

Perla di fiume e fata Poesia

Fata

Nasci nel letto d’un fiume
ciottoli bianchi d’aurora vestiti
tracciano l’unico sentiero
lisci e leggeri come piume.
Lenta discendi anima silente
tra sprazzi lucenti nella sabbia
cristallina l’acqua fluisce
sollevi il mio cuore paziente.
Una Fata t’ha pescata

A.A.Ancora.

Il baobab, la gazzella e la leonessa

Sotto la luna immensa e luminosa della Rift Valley un grande baobab assisteva immobile alla caccia notturna; animali carnivori inseguivano gazzelle fino a sfinirle. Forse gli uomini non c'erano ancora o forse si erano già estinti.

House of May

La mia casa è un giardino di maggio
ricamato in mezzo alla valle
in un cerchio di betulle candide
sciabordanti smeraldi alle chiome
 
la mia casa ha tinte mutevoli
quieta danza alla musica delle stagioni
ogni pietra ha ricordi e storie a narrare
commuovendo rugiada in far del mattino

Springtime

Ti muovi come nuvola
di germogli di cielo
ed il tuo passo è fiore che s'accende
 
hai luce antica di stelle
nel tuo vestito nuovo

La triste storia del poeta coniglio

Al lettore appassionato di leggende e di favole farà piacere apprenderne una che in pochi oramai conoscono, ma nota a tutti nei tempi antichi come La triste storia del poeta coniglio.
Parliamo di un’epoca lontanissima e sconosciuta alle cronache odierne, distante pensate ben 125.000 unità di tempo celesti.

Addio mia bella Napoli, mai più ti rivedrò... Oh! Oh! Oh!

 Egli era come un fiato pesante, nel giro di un tango riempiva la stanza della sua alitosi dovuta a cattiva digestione di poesie non sue. Ci mise tutta la volontà che aveva, quella che non aveva se la fece prestare da due amici pagando un tasso piccolo, qualche commento quasi sempre pari a una sonata di Mozart.

Il mulino

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sospinge innato crepitìo del vento
l'assiduo girovagare di pale del mulino

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