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Ironia

Odore d'estate - Limerick

 
11.
quella è proprio una vera grande cozza
sguazza ciccia dentro la sporca pozza
odor di mela verde
per coprire le merde<

Fanoni

ah! le onde le onde le onde
l'immensa distesa
d'azzurro
il sale negli occhi sulle labbra

Com'è bella la tivù

 
è una gran soddisfazione
quando vedi in televisione
un coetaneo tutto emozionato
che risponde incondizionato
che in verit

Tutti al mare...tutti al mare... (Limerick)

 
cade la mutanda, scopre la chiappa
irriguardosa l'onda fresca la lappa
lui ride dalla riva
scena fresca giuliva
anche lei ride c

Colpo di Fulmine

Casualmente avevo alzato gli occhi.

Con sincronicità inusuale, li aveva alzati anche lei.
I nostri sguardi si sono incrociati. E' stato un vero colpo di fulmine.

E' stato un colpo di fulmine a non farmela conoscere.

Un fulmine vero.

Eravamo sotto un albero e lui ha colpito solo me, in pieno.
Ora sono qui ricoverato, non sento più le gambe, ustionato.
Non so se me la caverò. Sono desolato, avvilito, disperato.

Lei era... era veramente bellissima.

Io sono, sono veramente amareggiato.

Ecco, stanno venendo a cambiarmi le bende.

 

Fine

Merlesque

 
kiock...kiock...
la beccherei così com'è
crisalide vetrosa
tanto poi si apre
kich...kich...kich...
voi maschi...
con quel becco giallo
non avete senso estetico
livrea nera, elegante
niente finezza
kich...kich...kich...
vuoi mettere porgermi
un bocconcino con le ali azzurre
magari ancora vivo, che l'agiti?
kiock...kiock...kiock...
romanticherie
ho da essere gentile, che sei difficile
abbiamo già perso due covate
quest'anno
i ghiri...quel monello...
e invece di rimboccarti le penne
stai a sognare a occhi aperti
kikikikiki...kiock...kiock
il nido è rifatto, diamoci da fare
kiciiiiikiciiiii
anche volgare adesso
una volta o l'altra ti pianto
kich...kich...kich...
c'è quel giovane lucido come ossidiana
che mi canta per ore...
 

I misteri di Torino

(Turin Rive Gauche, 19-11-2009)

Sì, ma non si può! Uno fa uno spettacolo in una delle più rinomate café library del centro e nel dopo si rifocilla sfogliandosi una Szimborska, un Lucarelli o un Mac Cormack; e si trova la tipa che gli serve la caipirinha, mora, jeans attillatissimi e risparmiosissimo corpetto nero allacciato a fatica stile café chantant, pelle abbronzata cioccolato, fianchi adipeggiandi il giusto e in ampia mostra per produrre un sufficiente ondeggiare tremolante arabo alle notti d’oriente, che si balla una techno batucada ancheggiando come un’ossessa tra una pausa e l’altra della produzione del cocktail. Che il Picaro non sa come trattenere la bava che gli scende copiosamente, e la sua collega di palcoscenico, venuta da Milano, che gli dice: “Cavolo, ma Torino è veramente una città raffinata, piena di insospettate offerte e attrazioni”. (Sti cazzi! Per forza! Adesso il Nostro proporrà una gestione beni culturali d’avanguardia alla Biblioteca Nazionale Universitaria. Prestazioni lap dance nell’attesa, al banco consultazioni e prestiti). Ma sì, è chiaro, bisogna ampliare e articolare l’offerta culturale e turistica con appropriate strategie di merchandising e intrattenimento. Proporre un gemellaggio Las Vegas - Torino? Ramblas – Murazzi? Montparnasse – San Salvario? Comunque è una grande vittoria vedere i pellegrinaggi milanesi sotto la Mole, i giapponesi che si fanno le foto davanti alle vetrine di Benetton e Armani in Via Roma, il giornalista di Glasgow che ti decanta Vallette e Falchera come aree di potente materia di ispirazione thriller hard boiled. Eugene Sue sconvolse il suo secolo coi “Misteri di Parigi”. Il David Martin de “L’ombra dell’angelo” di Zafon scrive i grandguignoleschi “Misteri di Barcellona”. Venusia, Sasha e Ramona, le tre stangone trans operanti sul corso vicino casa, saranno i ghost writer ufficiali del Nostro nella stesura de “I misteri di Torino”.

Tra grandi fratelli, troni e siliconi

Oggi che il capello corto e la Marlboro accesa fa più figo
Oggi che se non fai outing inventandoti tutto rigo per rigo
Che se non sei un tronista di successo e non hai corona
Oggi vivi così cercando il tuo posto in una società battona
 
Oggi che se non sei giovane e non hai muscoli a tartaruga
Che se non hai corpo glabro e liscio come un bagnasciuga
Oggi che la scienza ha allungato la vita del tuo cammino
Sei una meteora filante in una notte che non vedrà mattino
 

Come sto

Sto come un pesce fuor d'acqua,
un fiore strappato,
un gelato squagliato,
una nuvola piangente,
una stella cadente,
una spiaggia inondata...
Bentornato! E' bello sentirti,
ho un'impronta nel cuore,
è la tua,
ma d'amore non si muore,
e penso sempre alle tue ultime parole:
" Non voglio perderti" 
Nemmeno io,
ma con te ci vuole tanto coraggio,
quasi tanto quanto il mio.

Il pianetino e il pappagallino

 
lesto posai lo sguardo sulle mie mani
incrociai le linee per leggervi il domani
parole nascoste dalla struttura aliena
soluzione non v’era nel difficile schema
 
con l’anima turbata ed il sorriso spento
cercai con ironia di volgere il momento
verso lidi conosciuti, approdi a me sicuri
poi vidi nei suoi occhi lampi torvi e scuri
 
la piccola gitana col suo pappagallino
vendeva la fortuna pescando il pianetino
notò il mio gesto, con un perfido sorriso
accompagnò il monito che arrivò deciso
 
la soluzione non troverai con le tue mani
il destino spesso ha percorsi assai strani
la tua sorte è già scritta nel mio pianetino
tu la saprai con due monete sul piattino
 
due monete per quel responso artefatto?
dentro di me pensai non sono mica matto
non mi fregava niente del falso pianetino
le allungai i soldi ma presi il pappagallino
 

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