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Lorenzo il Magnifico

Cari Autori di Rosso,
eccovi qui una nuova pillola di letteratura italiana. Oggi desidero porre l’attenzione su un altro artista importante della nostra letteratura: Lorenzo il Magnifico.
Figlio di Piero di Cosimo de’ Medici e di Lucrezia Tornabuoni. Si comprese fin da subito che il suo spiccato senso artistico lo avrebbe portato molto lontano. Ricevette una profonda educazione umanistica e un’accurata preparazione in materia politico-amministrativa che gli consentirono immediatamente di calcare il palcoscenico di quel periodo, divenendo inevitabilmente uno dei personaggi più carismatici del Rinascimento. Lorenzo, oltre essere un politico scaltro, abile e lungimirante, amò la cultura e la poesia.  Si compiacque di sperimentarne ogni forma e lo fece per il sottile piacere intellettuale che ne traeva…La varietà dei generi, modelli letterari, toni e stili pone, però, una certa difficoltà nell’individuazione di una fisionomia unitaria nella sua personalità artistica. Molti lo hanno definito erroneamente un dilettante non comprendendo invece il suo grande enciclopedismo. La sua prima fonte d’ispirazione fu il Pulci, anche perché era l’intellettuale maggiormente apprezzato nella cerchia medicea. Si ricordi di quel periodo le seguenti opere:

Caccia col falcone
Uccellagione di starne

Beoni
Nencia da Barberino (di dubbia attribuzione) - riprende il tema della "satira del villano", trattando il personaggio del contadino nella sua tipica rozzezza, semplicità e villania. È una parodia del tema del pastore innamorato.
Corinto
Canzoni a ballo

Di contro e di ben’altro tenore sono i componimenti di carattere religioso.

Capitoli
Laude
Sacra rappresentazione dei Santi Giovanni e Paolo

Con una certa sicurezza si può affermare che Il Magnifico fu uno dei personaggi che meglio rispecchiò, per la sua inclinazione artistica a 360° gradi e per la sua abilità in materia diplomatica, la magnificenza rinascimentale italiana. In lui, il mecenatismo visse in modo completo e fecondo e non a caso gli attribuirono l’attributo Magnificae. Tra gli umanisti che frequentarono la sua corte basta ricordare:

Pico della Mirandola
Marsilio Ficino
Angelo Poliziano
Luigi Pulci

Gli ultimi anni della sua vita furono, però, amareggiati dal Savonarola, che lo accusava di aver corrotto, con il paganesimo umanistico, la Firenze cristiana e repubblicana, lo stesso frate fu voluto da lui a Firenze e dai neoplatonici di cui si era circondato e di cui era molto amico. Questo artista-letterato pone un altro importante tassello nella struttura basilare della nostra cultura…

 
 
Francesco Anelli

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a cura di Ezio Falcomer

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