Scritto da © Manuela Verbasi - Mar, 16/02/2010 - 13:52
Potremmo analizzare una poesia ricavandone solo i sensi percettivi che essa va a toccare, ed, in breve: su quali zone percettive del cervello riesce, o dovrebbe riuscire, a fare più presa.
Dopo una serie di tali commenti potremmo selezionare tali parole con i rispettivi centri di accoglienza percettiva e cominciare ad imbastire una mappa degli apparati locomotori delle singole parole, cioè, dell'intrapreso loro viaggio verso la mente, ricavandoci una specie di bussola, oltre che di mappa, del nostro procedere.
idea e ricerca di ormedelcaos
e redazione Rosso Venexiano
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