Venexiana [Manuela] | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

Login/Registrati

To prevent automated spam submissions leave this field empty.

Sostieni il sito

iscrizioni
 
 

Venexiana [Manuela]


Modigliani -Donna sdraiata in rosso-
©Paolo Sprega

 

 

 

Hors d'oeuvre

Immagine furtiva in giostra di lampi,
parabola di parole psichedeliche
sesso variegato da traiettorie velluto

Terra fertile tra le tue braccia oceano
paradiso ospitale ad arco di dolcezza
gelosia bruciante dissonanza d'infinito

Dentro un paradosso d'ancora riflessa
tocco d'oscurità tra percorsi scoperti
annusando gocce di sconvolti lamenti

Hors d'oeuvre sul tavolo è nuda cena
sanguinante fremito leccato gemendo
di lei lussuriosa e vera, come immaginavi

 

 

Voyeur

Sottane svolazzanti
colonne tornite da scalare
Paris, la Senna, gli Artisti
i nudi sulle tele
sensualità raffinata
o solo voglia di scopare

Libri stropicciati
su bancarelle confuse
lasciate le librerie
degli studenti svogliati
dei professori francesi
dagli sguardi invadenti
dalle mani rugose
odorose di vino
e di sesso divino

Fumo di sigarette
e triangoli di tessuto sottile
pelo nero,
odor di fica e di tiglio
seni pesanti
che le dita fan tremare

Cosce pallide sbocciano
da  nere calze a rete
sul ferro di una bicicletta arrugginita
sognanti  Voyeur
con la patta sbottonata
si fan trasportare…

Sorridere di letti
inumidendo  labbra
succhiando dita
da far succhiare

Chiudete gli occhi...
assecondando muti
il baciarsi dei fianchi della notte...

Rumori di reti distrutte
in stanze spoglie
con tende rubino
e letti spettinati.

Angeli imperfetti
ad espiar la colpa
d'essere liberi

 

 

L'Amore (o altro)

Sprofonda in me
colmandosi ovunque
di morbide fattezze.
Incolla parole,
profumate d' umidità
tra chicchi bianchi
affacciati alle labbra.
Nel lago sinuoso
ormeggia adagio,
affamato, audace,
tracciandomi di cielo.

 

 

 

 

Ti sento respirare

Occhi nei miei occhi
dentro una camicetta
un cuore accanito.

La pelle, la carne
quello che c'è dentro,
quello che c'è sotto
è da strappare via.

Desiderio, e di più
questa morsa dentro
simile alla fame.

Vertigine di baci
a ridosso d'un baratro,
è salto nel vuoto
un attimo prima
della pena e della pace.

Farfalla leggera,
lingua briosa
sulle punte dei seni.

Bacio lucido di saliva,
lento vero, intenso... nostro
morbido di labbra e di lingua
agli angoli della tua bocca
respirando il tuo calore
leccando i tuoi denti.

Mentre le dita cercano pelle,
adorando sentire la tua pelle.

Fiorire d'un corpo pieno
di papaveri e margherite
che senti acquerellarsi
sul palmo della mano.

 

 

Non so dove

Il rumore blu di ogni petalo
profuma lo scoglio di salsedine
tormenta i sensi superandomi

Prepotente immagine che affresca
incidendo di morsi
pelle chiara alla volta del seno

Strappata ti raggiungo ferita
sogno rosso, marea su di te
bocca vorace d'inguine e follia

calze a rete, attacco di tacco e vado
non so dove

 

 

Mi riprendo la luna

Graffiti lungo le anche
torsione di sinuate foglie
banchetto per una bocca

impaziente affogare di lui,
di lei, tra brividi annusando
stupore nel respiro serrato

cerchio di morsi, amnistia
ammainante incantesimo
trance de vie o imbroglio?

Che importa...

mi riprendo la luna.

 

 

Sigillo

Duellò tra i pensieri
d'una donna ribelle
fiorirono i seni
sotto le sue mani

fremette la vita distesa
la lingua trattenne
intrecciata alla sua
l'anima setacciando

ne udì il vasto fiato
e dentro l’inferno
che i giorni avran dato
il suo sigillo pose.

 

 

Prendimi così

Prendimi così
smembrata eco
flagellami nel rantolo ovattato
d'un' ultima notte

Ancorato al sogno
l'astratto coraggio
ensamble d'esasperato eterno
d'una ferita a morte

Lo sguardo di una sera
defilé nel viso di cera sfatta,
sigillo d'incerto franare
nel tuo via vai

 

 

Sono mela

Rossa sodità dal gusto liquido
spicchi maliziosi da mordere
nata da fiori candidi
sciolta nella bocca lucida
vivo di zuccheri e succhi di frutta
e di te nettare aspro
fino al torsolo di labbra in gola...

 

 

 

Supplica

Parlami specchio di baci invadenti
tra sussurri di carezze insinuate

Su labbra abbandonate supplica
sbriciolato il cuore nella voglia

Muore di desiderio fame di sguardi
scivola nell'amarsi per rifiorire di te
sulle rovine d'un ricordo sottovoce.

 

 

Cose Così [fragranza]

Freme di te la bocca
un chiaroscuro di pelle
danza passi legati

odora di me il tuo fiato
dal gemito domato
all'umida fragranza

[null'amo più che amarti]

 

 pagine  - 2  - 3

 

-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Redazione
-Direttore di Frammenti: P. Rafficoni
-Supervisione Manuela Verbasi
-Autore di Rosso Venexiano  ©Venexiana [Anake]
-Editing Manuela Verbasi, Emy Coratti
-Immagine grafica: Paolo Sprega su opera di Modigliani -Donna sdraiata in rosso-

 

 

Cerca nel sito

Cerca per...

Sono con noi

Ci sono attualmente 0 utenti e 3390 visitatori collegati.