Modigliani -Donna sdraiata in rosso- ©Paolo Sprega |
Cose Così (miriprendolaluna 2)
Graffiti in fondo alle mie anche
stremate foglie distratte dove banchetta la tua bocca impaziente affogare di lei di brividi annusando dilatante stupore nel respiro serrato. Meraviglia di un gemito trattenuto da un morso unico gemito a richiamo tra natiche morbide rosa malva rosa come rosa e bocciolo ammorbidito nel paradiso infernale osando. Mi prendi e ti riprendo cera sciolta. Mi perdo, ora mi perdi. Sfida di sguardi di amati istanti, distanti. Cera che c'era ed era striscia di vento sul viso appeso d'azzurro vuoto di un cielo così vuoto di cielo. Luna da lunapark fra altre luci gialla come ferita di neon aspro incantesimo nei giorni limone nei tratti eccitati del viso dove parlavano i silenzi di non ritorno e di spalle sfocate quando mi voltavo. |
Cose Così (di sesso, credo)
Sono insonne levigata pietra
sorriso tagliente, a guisa di falce l'angolo della bocca assetata di sesso, credo D'essere consumata pretendo Quadro traditore salmastro Rosario fittizio sgranato senz'occhi S'apre un sorriso sottile Ora non resta che mordergli il cuore |
Cose Così... piacevoli
Mi spolpi di baci
affondi il volto sul seno respirandomi di sguardi Umidità fra le vesti estive amante in viaggio tra sorsi sull'autostrada delle gambe Cosce scoperte, aperte bevi di me scostando un leggero velo nero Vaporoso concerto di fiati nella penombra dei sussurri trappole calde e oscenità Muoio solo un attimo tremando d'amore e di te poi, mi arrampico e rido |
Cose Così (rossetto e labbra)
Troppe mani a dividere ciocche rosse
a incendiare di rossetto ferite labbra. Dentro ho solo vento e occhi inumiditi, Dormirei confusa fra pensieri di carta Respirandoti pelle svestita sulla mia |
Cose Così (rame antico)
Occhi di bosco, riflessi della mia vita
il colore del rame antico in ogni ciocca io, nel centro esatto del mio labirinto straziandomi la mente brindo con il sangue levo il calice, solitaria ed ebbra confondendo di follia quest’amore espio il peccato dell’ultimo amplesso senza dover forzare il passaggio finché la sete non si calmerà un poco |
Cose Così (gigli di velluto rosso)
Sudano le mani
rapite dai tocchi s'invola il sospiro nello spasimo Ammaina Aromi acri Tentenna ascolto il fruscio delle carezze |
Cose Così (onanismo)
Scivola fremente
vita che sfoglio mentre mi spoglio Benefico sfregolio Mareggiare di rugiada Assaporo gli spazi |
Cose così (cannella)
Ho braccia avvolgenti
e pelle che odora di cannella e di te sulla bocca gonfia di baci il gusto della tua saliva. Ansimano dondolanti respiri |
Cose Così (tè nero ai petali di rosa)
Luna di linee bagnate
spigoli sospinti inganno da torcere in crepuscoli di saliva lucida. Oh le tue labbra! Scalpita folle d'attesa |
Cose Così (fico)
La notte è respiro scuro, scorre,
prepotente solitudine tra muri silenti su labbra ai sogni consegnate Bacio urlante, frastuono d'ombre confuse, speranze, toccarmi il collo e sentirti scricchiolando teneramente in memoria d'un cielo porpora Di chiaro ancora sciolgo il rosa carnicino, l'orizzonte dandoti le spalle, ora, lontana, vestendomi di nulla Nello stesso istante catturata da un respiro, sospiro, sperando di trovarti, rivederti, ape ebbra tra i fiori bianchi del fico Parlarmi con la saliva, schiavo d'amore nel delirio dei baci |
Cose Così (mango e papaja)
Merito d’avvolgermi a te
striando le piume, confusa del tutto dai tuoi desideri sincerità veloce dei battiti di mani, di dita, |
-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Redazione
-Direttore di Frammenti: P. Rafficoni
-Supervisione Manuela Verbasi
-Autore di Rosso Venexiano ©Venexiana [Anake]
-Editing Manuela Verbasi, Emy Coratti
-Immagine grafica: Paolo Sprega su opera di Modigliani -Donna sdraiata in rosso-
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