La Tomba Di Cristo II | Filosofia | Parvus | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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La Tomba Di Cristo II

1° (Riassunto) Il Famosissimo archeologo Jonanson, riceve dal miliardario Foreman l'offerta di un miliardo di dollari in cambio del ritrovamento della tomba di Cristo.

2° Sebbene avesse compreso benissimo, l'enormità della richiesta era tale che Jonanson provò a Dire:
"Intende forse dire che quello che è ritenuto il Santo Sepolcro..."
"No! Voglio che lei mi trovi una tomba risalente al primo secolo, contenente le ossa di un crocifisso e con un cartello di legno con inciso in tre lingue Iēsûs ho Nazōraêos ho basileùs tôn Iudaéōn. Questo è Gesù, il re dei Giudei.
Carl, ancora sbalordito, chiese cosa gli facesse ritenere possibile una simile scoperta.
"Il Vangelo! Lei non lo ha mai letto?" Dopo che Carl ebbe risposto che non essendo credente ne aveva letto distrattamente solo alcune pagine in gioventù, Foreman Riprese:
Ed ha fatto malissimo: un uomo delle sue capacità leggendolo con attenzione, allo stesso modo che Scliendeman leggendo l'Illiade comprese dove era ubicata Troia, avrebbe individuato dove è sepolto Cristo" Dopo aver come soppesato l'effetto delle sue parole, proseguì:
"Fin da bambino mi ha affascinato il Vangelo. E' di una precisione stupefacente: racconta di una spugna, certamente contenente un narcotico che dava una morte apparente, che fu data a Cristo, del soldato che per evitare gli fossero Spezzate le Gambe lo colpì con la lancia, evidentemente solo di striscio, Giuseppe d'Arimatea che corse subito da Pilato, il quale si meravigliò che fosse già morto e avutane conferma acconsentì prendessero il corpo, le pie donne che non furono lasciate avvicinare e osservarono da lontano il corpo portato in un sepolcro apparentemente per seppellirlo, ma in realtà per dargli le prime cure.
Poi le "apparizioni" Con le Pie donne ed i due discepoli di Emmaus era bastato uno sconosciuto che lasciasse credere di essere Cristo, ma evidentemente con gli Apostoli non sarebbe bastato, ed ecco apparire loro nella penombra una figura identica a Cristo. E quale apostolo mancava?"
"Tommaso, mi pare Tommaso"
"La sua memoria non la inganna: Tommaso, detto anche Didimo. E lei saprà meglio di me Che in ebraico,  i termini "Tommaso" e Didimo" significano: Identico, oppure gemello. Ma a chi poteva essere identico Giuda Tommaso Didimo? E' evidente, al personaggio principale della compagnia, al maestro. E difatti il Vangelo di Marco cita un Giuda fra i fratelli di Gesù"
"Comprendo -quasi interruppe Jonanson- lei ipotizza che alcuni fedelissimi abbiano salvato in estremis Gesù, ma dato che non poteva evidentemente muoversi, per creare l'aspettativa ricorsero prima a degli sconosciuti che si fecero passare per angeli o per Gesù, e poco dopo ad una persona che gli somigliava, forse mi dirà che le ultime apparizioni sono dello stesso Gesù: Però, da ateo le chiedo: Non sarebbe più logico pensare che gli evangelisti abbiano inventato?"
"NO! -rispose con veemenza Foreman- Per due motivi, il primo è che si sarebbe dovuto mettere d'accordo un po' troppe persone che raccontassero di aver visto Gesù. Ma il secondo e più importante, è che neppure il più scadente degli scrittori si inventerebbe una resurrezione così scialba: fin da bambino mi chiedevo perché Gesù non sia apparso trionfante alle folle invece di muoversi come un fantasma nella penombra. Il motivo era semplice, gli evangelisti hanno raccontato fedelmente ciò che è successo: cioè una risurrezione in tono minore, perché il risorto, debilitato, poteva compiere solo brevi "apparizioni". E dato che in seguito, sicuramente a causa delle terribili ferite Gesù deve essere morto, le chiedo di ritrovarmi la tomba, solo lei al mondo potrebbe farlo"
Jonanson provò ad obiettare che comunque non poteva esistere la tomba di uno che si voleva far credere risorto; ma anche stavolta la risposta fu pronta:
Certo, non è mai esistito un monumento od una lapide: Ma dei fedelissimi non avrebbero mai seppellito sotto due palate di terra il loro maestro: Sicuramente da qualche parte c'è sotto terra un sarcofago con le ossa, sopra non ci sarà scritto niente per paura che qualcuno scavando si imbattesse nel coperchio: ma dato che degli ebrei mai avrebbero aperto una tomba, sotto il coperchio di sicuro c'è il nome."

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