Paul Verlaine - Puisque l'aube grandit / Poiché l'alba si accende... | RV International | redazione | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Paul Verlaine - Puisque l'aube grandit / Poiché l'alba si accende...

 
Poiché l'alba si accende...
 
Poiché l'alba si accende, ed ecco l'aurora,
poiché, dopo avermi a lungo fuggito, la speranza consente
a ritornare a me che la chiamo e l'imploro,
poiché questa felicità consente ad esser mia,
 
facciamola finita coi pensieri funesti,
basta con i cattivi sogni, ah! soprattutto
basta con l'ironia e le labbra strette
e parole in cui uno spirito senz'anima trionfava.
 
E basta con quei pugni serrati e la collera
per i malvagi e gli sciocchi che s'incontrano;
basta con l'abominevole rancore! basta
con l'oblìo ricercato in esecrate bevande!
 
Perché io voglio, ora che un Essere di luce
nella mia notte fonda ha portato il chiarore
di un amore immortale che è anche il primo
per la grazia, il sorriso e la bontà,
 
io voglio, da voi guidato, begli occhi dalle dolci fiamme,
da voi condotto, o mano nella quale tremerà la mia,
camminare diritto, sia per sentieri di muschio
sia che ciottoli e pietre ingombrino il cammino;
 
sì, voglio incedere dritto e calmo nella Vita
verso la meta a cui mi spingerà il destino,
senza violenza, né rimorsi, né invidia:
sarà questo il felice dovere in gaie lotte.
 
E poiché, per cullare le lentezze della via,
canterò arie ingenue, io mi dico
che lei certo mi ascolterà senza fastidio;
e non chiedo, davvero, altro Paradiso.
 
 
 
Puisque l'aube grandit...
 
 
Puisque l'aube grandit, puisque voici l'aurore,
Puisque, après m'avoir fui longtemps, l'espoir veut bien
Revoler devers moi qui l'appelle et l'implore,
Puisque tout ce bonheur veut bien être le mien,
 
C'en est fait à présent des funestes pensées,
C'en est fait des mauvais rêves, ah ! c'en est fait
Surtout de l'ironie et des lèvres pincées
Et des mots où l'esprit sans l'âme triomphait.
 
Arrière aussi les poings crispés et la colère
À propos des méchants et des sots rencontrés;
Arrière la rancune abominable! arrière
L'oubli qu'on cherche en des breuvages exécrés!
 
Car je veux, maintenant qu'un Être de lumière
A dans ma nuit profonde émis cette clarté
D'une amour à la fois immortelle et première,
De par la grâce, le sourire et la bonté,
 
Je veux, guidé par vous, beaux yeux aux flammes douces,
Par toi conduit, ô main où tremblera ma main,
Marcher droit, que ce soit par des sentiers de mousses
Ou que rocs et cailloux encombrent le chemin;
 
Oui, je veux marcher droit et calme dans la Vie,
Vers le but où le sort dirigera mes pas,
Sans violence, sans remords et sans envie:
Ce sera le devoir heureux aux gais combats.
 
Et comme, pour bercer les lenteurs de la route,
Je chanterai des airs ingénus, je me dis
Qu'elle m'écoutera sans déplaisir sans doute;
Et vraiment je ne veux pas d'autre Paradis.
 
 
 
 
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Paul Verlaine
Eugène Carriere (1849-1906)
Museo d'Orsay- Parigi
 
 
 
Il quadro raffigura il poeta francese Paul Verlaine, non più giovane, ritratto a mezzo busto, stempiato e con folta barba.
La posa naturale assunta dall'uomo è in sintonia con la tipologia della ritrattistica di fine secolo.
I toni caldi creano un'atmosfera intimistica, aspetto questo costante nella pittura di Carrière, spesso dedito al tema della famiglia e dei bambini.
Come si evince dalla scritta in basso a sinistra "Au poète Verlaine, Eugène Carrière. 1891." L'artista dedicò il ritratto all'amico, che è stato uno dei maggiori rappresentanti del movimento simbolista.
 
Esposto per la prima volta al Salon del 1891, il ritratto venne riproposto da Carrière anche all'Esposizione Universale di Parigi del 1900.
Acquistato dall'associazione degli Amici del Luxembourg, nel 1933 passò al Louvre e in anni più recenti al Museo d'Orsay.
Alla Biblioteca Nazionale di Parigi è una litografia che ritrae Verlaine, sempre di mano di Carrière.
 
Eugène Carrière nacque il 29 gennaio 1849 a Gournay.
All'età di dieci anni si trasferì con la famiglia a Strasburgo dove il padre aveva trovato lavoro.
Stimolato dal nonno e da uno zio, dilettanti pittori, seguì i corsi di pittura nella locale Accademia di Belle Arti.
Nel 1870 si recò per la prima volta a Parigi dove, come era consuetudine per i pittori che si recavano in quella città, studiò i capolavori del passato conservati al Louvre, particolarmente attratto dal cromatismo di Rubens.
Allo scoppio della guerra i suoi interessi per la pittura subirono una battuta d'arresto, ma immediatamente dopo la fine del conflitto Carrière frequentò gli atelier di Chéret e di Cabanel.
Il suo debutto al Salon risale al 1876, dove presentò il RITRATTO DELLA MADRE.
Immediatamente dopo il suo matrimonio, celebrato nel 1877, lasciò Parigi alla volta di Londra dove soggiornò per sei mesi.
Ritornato in patria partecipò al Salon con la prima opera da lui dedicata al tema della maternità.
Insieme ad Auguste Rodin e a Puvis de Chavannes nel 1890 fondò la Societé National des Beaux-Arts, luogo di incontri e di dibattiti che spesso ospitava delle mostre a cui questi artisti partecipavano regolarmente.
Abituale frequentatore dei circoli artistici parigini, Carrière era in contatto con i simbolisti e partecipò alle riunioni del gruppo presso il Café Voltaire.
Fu uno degli invitati al banchetto organizzato da Mallarmé il 22 marzo 1891 in onore di Paul Gauguin.
Ammalatosi di cancro alla gola, Carrière venne operato più volte senza successo.
Abbandonata la vita mondana per passare gli ultimi anni della sua vita con i familiari nella campagna di Mons, l'artista si spense a Parigi il 27 marzo 1906.
 
recensione di sauvage27
 
 
 
poesia di Paul Verlaine
ricerca dal web a cura di Manuela
 

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