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Scritto da © live4free - Sab, 23/04/2011 - 09:15
Intatto bocciolo di rara specie
null’altro offristi se non rovi spinati
alle mie mani tentatrici.
Acerbo frutto della mia mente deviata,
allucinata da una realtà che soffoca
come uno strumento di tortura d’altri tempi,
che lentamente asfissia.
Mia soltanto _dicesti_ l’idea di volerti al centro
della mia più spietata dolcezza.
Mia soltanto _dicesti_ l’ipotesi di guardare
dentro a quel petto scolpito ed oltre ancora.
Mia soltanto la suggestione di vedere un angelo
_nero per la tristezza d’un bimbo derubato_
ma angelo.
Nell’infinito adesso si disperde
il mio febbrile delirio _ma non basta_
Non basta per mettere a tacere
la voce che mai mi abbandona;
questa mai voglia di dire _di dirti_
Mia soltanto _anche stavolta_ l’illusione
di racchiuderti nel mio piccolo mondo
_ove ogni sogno ha libero respiro_
_ove ogni ragione è bandita per vita_
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